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Al Bano fa impazzire la sinistra: "I comunisti? Abbiamo visto cos'erano. E Meloni..."

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Da una parte Samuele Bersani, dall'altra i trapper. In mezzo, Al Bano. Anche il cantante di Cellino San Marco ha voluto dire la sua sulla polemica per il cosiddetto "autotune", un software cje permette di correggere l'intonazione vocale. "Pensandoci bene, c'è sempre una polemica sul nuovo. È così da sempre e sarà così per sempre. È così dai tempi di Wagner e di Verdi o più recentemente dai tempi dei grandi cantanti come Claudio Villa, quando c'erano quelli che criticavano gli urlatori. E poi hanno criticato gli artisti venuti dopo e le nuove forme di musica. C'è sempre una critica, ma bisogna anche capire che la musica non è nient'altro che lo specchio del tempo che viviamo. E dobbiamo saperlo accettare in un modo o nell'altro", liquida la questione senza però negare che "la musica purtroppo è finita. Oggi infatti c'è la compu-music, ovvero la musica dei computer".

 

 

Al Bano, raggiunto dal Giornale, non si occupa solo della materia a lui più affine. L'artista non ha mai nascosto l'intenzione di esprimere le proprie opinioni. Anche se queste si rifanno alla politica. Guai però parlare di cultura di destra e di sinistra: "Lo trovo assurdo. La cultura è cultura e basta. Ogni essere umano colto o che sta per incontrare la cultura non subisce l'influenza del momento politico". Da qui la frecciata alla sinistra: "La politica l'abbiamo conosciuta: abbiamo visto cos'era il Partito Comunista e vediamo cosa ne resta oggi. Ma abbiamo visto tante, tantissime decadenze. Io amo la cultura religiosa, perché è dimostrato che la nostra religione offre la cultura vincente. La politica è caduta, il regno della Chiesa no. E sia chiaro che non è che il regno della Chiesa sia la perfezione, anche lì esistono persone che guardano alla convenienza".

 

 

A quel punto non manca la domanda su Giorgia Meloni, con Al Bano che non si tira indietro: "Lei è straordinaria, è veramente straordinaria. Fa quello che vuole, lo fa come vuole, sa quello che deve dire e sa come difendersi. Io le auguro un lungo governo e di riuscire ad annullare queste divisioni politiche: l'Italia è una e tutti dovremmo comportarci come i figli nei confronti di una mamma".

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