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Alessia Merz, "l'ho appesa al muro": la rissa dietro le quinte a Striscia

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Ne ha viste di cose, Alessia Merz. Protagonista, giovanissima, di due show cult di Mediaset come Non è la Rai e Striscia la notizia. Da circa 20 anni è praticamente sparita dalla tv, preferendo allo showbiz la vita privata. E' sposata con Fabio Bazzani, ex centravanti di Perugia e Sampdoria. Un colpo di fulmine e rarissimo caso in cui il legame tra calciatore e velina non è naufragato nel giro di pochi mesi. 

Intervistata dal Corriere della Sera, splendida 49enne nata a Trento, conferma spigliatezza e sincerità. Si parte dai provini per Non è la Rai: "Ricordo le terribili mamme delle altre concorrenti. 'Questa viene qui a rubarci il lavoro'". Un trionfo di dispetti a telecamera lontana, per accaparrarsi l'inquadratura.

 

A Roma da sola, ad appena 17 anni. E poche, pochissime amicizie: "Mi ritrovai in mezzo a 120/130 ragazzine che lottavano per conquistare la lucina rossa che ti inquadrava. Se per caso la telecamera si posava su di me, qualcuna mi passava davanti apposta". Poi il contratto di un anno: "Privilegio per poche. Di colpo mi cambiò il mondo. Fissa in prima fila, le stesse ragazze che prima mi detestavano di colpo mi coccolavano". E Gianni Boncompagni, Deus ex machina del programma, conquistato: "Geniale, ironico, era allo stesso tempo una persona molto sola. Lo hanno infangato, con me è sempre stato corretto. Magari ti invitava a casa sua, bastava dire di no, non è che cascassi dal pero". 

 



La star era Ambra Angiolini ("All’inizio mi faceva tenerezza, diventava rossa ad ogni inquadratura. Bravissima"), la diva però era Miriana Trevisan, che in quanto a regali ricevuti dai fan era "inarrivabile". Poi arrivano Antonio Ricci e Striscia: "Durante il provino entrò un tizio che si tirò giù i pantaloni, era una gag, fa capire il clima goliardico. Mi presero, anche se a ballare ero abbastanza negata. Ricci mi soprannominò 'Pinocchio', perché ero di legno".

Sua compagna di stacchetti la bionda Cristina Quaranta. "I primi tempi non ci sopportavamo, eravamo come il diavolo e l’acqua santa. Cristina ha un carattere che non conta nemmeno fino a 1 ed esplode, poi però diventa la persona più carina al mondo. Io invece conto fino a 100 ma a 101 sei morta. Mi provocava. 'Sei troppo moscia, reagisci'. Cambiava apposta la coreografia per farmi sbagliare". Difficilissimo fingere di andare d'accordo. "Un giorno persi la pazienza e la attaccai al muro anche io. “Ah, allora vedi che se vuoi il carattere ce l’hai!'. Diventammo amiche per la pelle".

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