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Amadeus, divorzio con la Rai: per la sinistra è già un martire

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Amadeus

Daniele Priori
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Amadeus tratta su più tavoli nel derby (unica cosa accertata) tra Rai e Discovery-Warner per accaparrarsi i servigi del conduttore più ambito della tv italiana. Resta fissato per le prossime ore, data ultima martedì, l’incontro definitivo tra i vertici della tv di Stato e il management di Amadeus per una rinnovata stretta di mano o per una definitiva rottura tra l’ex direttore artistico del Festival di Sanremo e il dg Rai, Giampaolo Rossi. La sinistra sindacale Rai, però, si porta avanti, accostando in anticipo al conduttore eventualmente migrante dal tasto uno al tasto Nove del telecomando, la palma del martire già data in dotazione un anno fa a Fabio Fazio. Le ricostruzioni di queste ore, tra indiscrezioni e retroscena pubblicati dai giornaloni, su cause remote e effetti concreti legati alle prossime scelte professionali di Amadeus sono del resto davvero tante.

Alcune plausibili, altre fantasiose. Si è letto, infatti, di un Amadeus ferito nell’onore per una sua proposta bocciata a favore di un programma di Milly Carlucci, fino ad arrivare all’Amadeus indignato per lesa maestà a causa di una maldigerita “cena opportunity” con Pino Insegno che gli sarebbe stata imposta dall’azienda; per arrivare alle pressioni circa la partecipazione del “filoleghista” Povia al Festival con un Mogol spinto dai meloniani come direttore artistico. Oggettivamente c’è di che sbizzarrirsi e Usigrai, il sindacato un tempo unico dei giornalisti Rai, non ha perso l’occasione, traendo già le più drammatiche conseguenze. «Il possibile addio di Amadeus rischia di essere l’ennesimo duro colpo per la Rai. Una perdita che potrebbe avere gravi ripercussioni sugli ascolti ed anche sui conti dell'azienda. Più fonti sostengono che la scelta dell'artista di lasciare la Rai non sia dettata da ragioni economiche, bensì dalla delusione rispetto all’impossibilità di innovarla».

 

 

Non solo martire Amadeus ma anche incompreso modernizzatore, secondo le prefiche Usigrai. Più ironico il rilancio che Francesco Palese, segretario di Unirai il sindacato dei liberi giornalisti Rai. «Con Amadeus si allungherebbe la lista dei martiri Rai scappati per il nuovo clima. Da chi è stato costretto a firmare contratti milionari a chi andrà a fare il capolista alle europee, pure controvoglia». Decisamente accigliato, invece, il commento dell’ad Rai Roberto Sergio che ha parlato di “una infinità di false notizie, riferite al contratto di Amadeus, anche attraverso autorevoli testate, che stanno danneggiando l'Azienda Rai», definendo tutto ciò «inaccettabile». Sottolineatura blu giunta dopo l’ennesima benzina che, col salvacondotto della lettura satirica, Fiorello ha gettato ieri mattina sulla vicenda, dando per certo il passaggio al Nove dell’amico-sodale di cinque festival e contestualmente smentendo il fatto di un suo “vento” a seguire, in direzione Warner. Ipotesi che invece in molti rilanciano.

Sul piatto, oggettivamente, ballano molti soldi. A parlare sono i numeri. In cinque edizioni del Festival gli incassi di Rai Pubblicità sono passati dai 28 milioni del 2019 ai 60 milioni del 2024. Molti dei main sponsor sono legati a doppio filo ad Amadeus, così come i format di trasmissioni da lui condotte quali Affari tuoi e I soliti ignoti che potrebbero pensare a una migrazione contestuale verso il gigante americano. Una rivoluzione che rischierebbe di diventare una potenziale involuzione ad oggi sostenuta solo dalle voci sui nuovi possibili conduttori del Festival di Sanremo. Un derby che sembrerebbe ridursi a Carlo Conti, da molti dato come favorito, e Paolo Bonolis che, nella prima puntata di Ciao Maschio, in onda oggi, ha parlato dell’ipotesi come di una possibilità. Che segnerebbe peraltro il ritorno in Rai del conduttore ad oggi testa di serie Mediaset. Una serie di intrecci legati alla volontà da parte di Warner, di rendere la sua rete ammiraglia, capofila dell’intrattenimento televisivo italiano. Un’ambizione che passa decisamente molto per le prossime decisioni di Amadeus. 

 

 

 

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