"La maggioranza con la forza dei numeri deve comprimere i diritti della minoranza di fare opposizione e di poter diventare maggioranza successivamente": Italo Bocchino lo ha detto a In Onda su La7, commentando le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sui danni di un'autorità senza limiti. Poi ha aggiunto: "Lo dico da uomo di destra che ha sofferto per una vita la compressione dei diritti della minoranza, anche se poi per fortuna la destra ha vinto ed è andata al governo". "Quali diritti della minoranza di destra sono stati compressi in questi anni?", gli ha chiesto allora la conduttrice, Marianna Aprile. E lui ha risposto: "Dal 1948 la destra politica italiana ha dovuto subire una fortissima emarginazione politica e abbiamo dovuto aspettare 80 anni per diventare maggioranza nel Paese".
"Poi - ha proseguito il direttore editoriale del Secolo d'Italia - si arriva alla tesi fantasiosa di Annalisa Cuzzocrea secondo cui Mattarella avrebbe criticato una legge elettorale che non è stata approvata, non è stata scritta e non è stata neanche pensata. Che ci debba essere una legge elettorale con un premio di maggioranza lo dicono le regole base della politica". E ancora: "Ci sarà un sano premio di maggioranza che consentirà a chi vince le elezioni di governare. Comunque stiamo parlando di fuffa, adesso c'è una norma sul premierato approvata dal Parlamento che dice che c'è l'elezione diretta del presidente del Consiglio".