Paolo Ruffini smaschera la sinistra: "Una follia"

venerdì 1 agosto 2025
Paolo Ruffini smaschera la sinistra: "Una follia"
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Paolo Ruffini contro il politicamente corretto. L'assurdità? "La tendenza a non distinguere la finzione della realtà". Ed ecco che l'attore fa un esempio: "Se io domani dovessi scrivere un libro o un film su un serial killer che ammazza tutti i tecnici con i bermuda, allora dovrei fare un'intervista in cui dico che secondo me i tecnici con i bermuda non devono morire. Io penso che questo sia assurdo e surreale". 

Ospite di Hoara Borselli al podcast Un altro pianeta, il comico ricorda una scena del film Otto e mezzo diretto dal celebre regista Federico Fellini. Qui Marcello Mastroianni "frustava gli amori della sua vita. Oggi dovrebbe difendersi da un’accusa di maschilismo. È una follia". Poi non manca l'attacco alla schwa e all'asterisco alla fine delle parole. "La mia ex moglie è compositrice e diplomata al conservatorio - racconta - e il suo ruolo si definisce come ‘maestro’, proprio perché ‘maestra’ ha un’accezione più didattica". 

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Già a Vanity Fair, Ruffini aveva lanciato una frecciata a Luca Marinelli. "Ho sentito troppi colleghi doversi giustificare e ricordare che è solo un film, interpretare un personaggio come Mussolini e dover garantire di essere antifascista. È ridicolo". Lui stesso ha scritto un libro dal titolo "Benito, presente!": "È la storia di un professore del liceo classico, un uomo di sinistra e abbastanza disilluso, che a causa di un fulmine e di una botta in testa fa un salto temporale e si ritrova nel 1890, con Mussolini di sette anni come alunno". 

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