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Tagadà, Massimiliano Fedriga e il caso degli immigrati nel bus: "Qui non devono entrare", il duello con Tiziana Panella

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"Non sono persone che stanno scappando. Sono migranti di tipo economico e non va bene che entrino qui". Queste le parole, nette, di Massimiliano Fedriga, ospite di Tagadà su La7 nella puntata di martedì 8 settembre, in merito al caso di Udine, dove una trentina di immigrati sono stati confinati all'interno di una corriera. In 32 infatti dormono nel pullman, nell'attesa che la Prefettura identifichi un'altra soluzione, collocandoli in una struttura di accoglienza.  

 

 

Il governatore del Friuli spiega che quei migranti arrivano dalla Slovenia, "un paese europeo. Perché non sono rimasti in un posto sicuro come quella nazione se sono dei rifugiati politici e sono venuti qui in Italia da noi? Questa è la controprova che non sono dei rifugiati. La situazione qui in Friuli è diventata insostenibile: sono dei migranti di tipo economico e non possiamo accoglierli tutti noi qui in Italia. Non ci sono più gli spazi per gestirli. Il governo deve capirlo. Non va bene che entrino: il problema è a monte non a valle", spiega l'esponente leghista.

Pugno di ferro, insomma. Il leghista non fa sconti neppure quando Tiziana Panella, la conduttrice con una passione neppure troppo nascosta per la sinistra, con tono risentito gli chiede: "Dunque secondo lei è giusto che restino all'interno di un autobus?". Niente da fare: Fedriga argomenta e spiega che in Friuli quegli immigrati non ci dovrebbero essere e non ci devono stare. "Il problema è a monte, non a valle: non devono entrare". Punto e stop.

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