"Ci vuole coraggio": Martina, una delle presunte vittime di violenza sessuale dell'imprenditore Alberto Genovese, ha spiegato - insieme a un'altra delle vittime, Ylenia - quanto sia stato difficile decidere se mostrare il volto in tv. Ecco perché al termine della puntata de Non è l'Arena, Massimo Giletti ha voluto ringraziare le sue giovani ospiti, che hanno avuto la forza di raccontare quanto successo: "Spero che questo momento entri nella testa di chi continua a dire delle falsità, vorrei davvero che questo sguardo entri proprio nella mente di chi continua ad andare in giro a dire cose che non possono stare né in cielo né in terra".
Non è l'Arena, la dottoressa Andreoli e gli stupri di Alberto Genovese: "Deriva necrofiliaca"
Due delle vittime di Alberto Genovese, Ylenia e Martina, ci hanno messo la faccia e hanno deciso di raccontare i presunt...Anche l'avvocato delle due ragazze è intervenuto per spiegare i motivi che hanno spinto le sue assistite a prendere coraggio e mostrare la vera identità pubblicamente: "Io ho sentito delle cose che mi fanno arrabbiare tantissimo, soprattutto gli opinionisti moraleggianti sulla tv di Stato. Ho letto su varie riviste commenti incredibili, e poi ci si chiede come mai queste ragazze vanno in televisione. Ho sentito parlare di regie occulte, adesso chi insinua cose del genere verrà querelato".
Non è l'Arena, le due vittime di Alberto Genovese in studio da Giletti senza censura: "Come gli piaceva vederci", orrore puro
"Ho impressa la sua faccia mentre rideva e godeva del fatto che io urlassi e piangessi": inizia così - ..."Quello che è successo in quelle stanze è qualcosa di veramente orribile - ha continuato poi il padrone di casa -. Portare delle ragazze anche consenzienti, come ha detto Ylenia che in fondo si riteneva quasi una sua fidanzata, per poi farle diventare delle bambole di pezza, delle donne oggetto, di cui avere il totale possesso, distruggerle psichicamente approfittando della giovane età, questo non deve essere dimenticato".