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Chi l'ha visto, ricordate Barbara Corvino? Terrificante svolta, 12 anni dopo: chi finisce in manette

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Sono ormai passati 12 anni da quel pomeriggio del 27 ottobre 2009, quando Barbara Corvi è scomparsa nel nulla dalla sua casa di Montecampano, in Umbria. Un caso di cui si è occupato a lungo, anzi a lunghissimo, Chi l'ha visto?, la trasmissione di Federica Sciarelli in onda su Rai 2. In prima mattinata di oggi, martedì 30 marzo, è stato arrestato il marito della Corvi, Roberto Lo giudice. La famiglia non ha mai creduto alla scomparsa volontaria della ragazza. Le indagini dei carabinieri, coordinate dal procuratore Alberto Liguori, hanno portato a nuovi indizi che mettono il marito in relazione alla sparizione di sua moglie. Il messaggero riporta che il procuratore capo racconterà in giornata i particolare delle indagini.

 

 

La famiglia non avrebbe mai visto di buon occhio il marito di Barbara, arrivato dalla Calabria con un cognome legato alla 'Ndrangheta. Poco dopo l'unione coniugale, sono arrivati due figli da gestire, insieme ad un negozio in centro. Con il passare degli anni la situazione economica si è fatta sempre più complicata, tanto che la coppia aveva deciso di intestare il negozio al figlio grande per evitare la bancarotta. Il giorno prima di scomparire dalla circolazione, Barbara aveva confessato al marito una relazione extra coniugale. Poi la lite davanti ai genitori della ragazza. Il giorno dopo di Barbara si è persa ogni traccia. Roberto Lo Giudice era stato tuttavia indagato solo alcuni mesi dopo la sparizione di Barbara Corvi, grazie alle dichiarazioni di un parente.

 

 

Quest'estate la svolta nelle indagini. A luglio Maurizio, pentito di 'ndrangheta si è presentato nella caserma assieme ai suoi legali, Jacopo Memo e Giorgio Colangeli,  per essere sentito dal procuratore Alberto Liguori. L'indagine, rimasta ferma per dieci anni, è stata quindi riaperta, portando all'arresto di Lo Giudice. Lo scorso 21 marzo, Barbara Corvi è stata inserita nell'elenco dei nomi delle vittime innocenti delle mafie. La trentacinquenne è stata ricordata in occasione della Giornata della memoria e del'impegno in ricordo delle vittime di mafia: "La storia di Barbara Corvi apre uno spaccato importante nella riflessione sulle donne e sulle relazioni impregnate di potere mafioso. Perché per la prima volta, in questo importante elenco nasce la volontà di dare nome e dignità a tutte le storie delle vittime innocenti delle mafie, compare una storia della nostra regione". 

 

 

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