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Striscia la notizia, drammatica gaffe di Gerry Scotti su Gianni Letta: cosa è andato in onda, "che figura di m***"

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Anche a Striscia la notizia sbagliano. Il bello è che quel satanasso di Antonio Ricci, pur di far divertire i telespettatori del tg satirico di Canale 5 da lui stesso fondato e diretto, è in grado di riderci sopra confezionando una esilarante "spremuta di gaffe" e strafalcioni andati in onda nelle scorse puntate. 

 

 

 

 

"Come per tutte le altre trasmissioni - annunciano in studio Gerry Scotti e Michelle Hunziker -, anche per Striscia vale la stessa regola: chi sbaglia finisce nella rubrica Visti da voi e di errori ne abbiamo fatti parecchi, tutti da ridere". E via, allora, alla compilation. Si parte con il Vespone e il governatore leghista Massimiliano Fedriga, etichettato dal sottopancia come "Presidente della Regione Friuli" e non, come sarebbe stato corretto, "della regione Friuli Venezia Giulia". "Un errore che avrebbe fatto la storia - commenta ironica la Hunziker - se non fosse di geografia". 

 

 

Le gaffe di Gerry Scotti: guarda il video integrale di Striscia la notizia




Spazio quindi a Ezio Greggio, storico conduttore di Striscia, che lo scorso gennaio celebrava la prima puntata radiofonica della Corrida confondendo gli anni, 47 e 53. "Certi errori di calcolo non si possono calcolare", se la ride Scotti. Ma poi nel servizio il protagonista diventa proprio Gerry. Prima introduce un servizio sullo storico raptus di Paolo Frajese, l'inviato del Tg1 che prese letteralmente "a calci nel sedere" un tifoso invadente, in diretta. "Prede a calci", c'è scritto in sovrimpressione, senza che nessuno se ne accorga.

 

 

 

 

 

Gran finale sempre con Scotti, che con Francesca Manzini si esibisce in una prova di belcanto: "Dimmi se domani arriva Gianni Letta...". Peccato che si riferisse al nipote del Pd, Enrico Letta. "Un errore imperdonabile, mi merito Emilio Fede!", urla tornando in studio Gerry: "Che figura di m****a", per dirla con le ormai proverbiali parole dell'ex direttore del Tg4.

 

 

 

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