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Che tempo che fa, Luciana Littizzetto: "Quanto costa uccidere un russo"

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Non si può far finta che la guerra in Ucraina non ci sia, e per questo Luciana Littizzetto da qualche settimana sta dedicando il suo monologo comico a Che tempo che fa alla delicatissima questione internazionale, con un occhio di riguardo per l'impatto umanitario e sociale del conflitto. La comica torinese, caustica come sempre, parte dalla rassegna stampa e sottolinea la per certi versi sorprendente presa di posizione di Albano Carrisi, autentica star in Russia e in tutta l'Europa dell'Est,che ha preso le distanze dal presidente Vladimir Putin. "Guarda che dire 'Putin non mi piace più' già come concetto è superiore a quello di molti parlamentari", commenta la Littizzetto faccia a faccia con Fabio Fazio

 

 



E sempre in tema di musica italiana, Lucianina si abbandona a una amara presa d'atto: "Fino a 2 anni fa parlavamo di Bugo e Morgan, e ci sembrava già una tragedia di un certo calibro", ironizza ricordando la rissa sul palco del Festival di Sanremo nel 2020, l'ultimo tra l'altro prima dello tsunami della pandemia Covid." Ora parliamo di bombe atomiche. Fammi dire Fabio, senza ombra di smentita, che siamo delle teste di ca***zo colossali". Scurrile e banale fin che si vuole, ma come darle torto, stavolta?

 

 

 

A colpire la Littizzetto anche l'aspetto più strettamente tecnico della guerra: "I missili Stinger sono a corto raggio e a guida infrarossa, Sono le armi che al momento hanno ucciso più soldati russi. Si stimano 15.000 morti tra i soldati russi. Costano 38.000 dollari l’uno". E ancora: "Sono andata a cercarmi tutte le armi che vanno di moda adesso e i loro prezzi... Cominciamo con i droni 'non ci sono paragoni': i droni turchi che vanno di modissima in questa guerra, sono l'orgoglio di Erdogan... Quanto costano l'uno? 10 milioni di dollari". Perché la guerra, da che mondo è mondo, è anche affari milionari. 

 

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