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Giannini sconvolge Gruber: "Ultimo e Rosa Chemical, che roba è il Pd"

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"Possibili sorprese nei gazebo, il risultato è ancora aperto". Massimo Giannini, direttore della Stampa, interviene a Otto e mezzo su La7 e inquieta il grande favorito delle primarie Pd Stefano Bonaccini: la sua sfidante Elly Schlein potrebbe fregarlo sul filo di lana. 

 

 

 

"Il tema dell'affluenza - riflette ancora Giannini, in collegamento con Lilli Gruber - sarà fondamentale. Per dare la misura di com'è portato il Partito democratico e l'affezione del suo popolo, ricordiamo nel 2005 alle prime primarie che stravinse Romano Prodi votarono 4 milioni e mezzo di persone. Alle ultime del 2019, quando vinse Nicola Zingaretti, votarono poco più di 1 milioni e mezzo e questo dà già la misura di quanto il Pd abbia perso. Dal 2019 a oggi le cose sono peggiorate ancora ma il dato delle regionali sembra essere in parte confortante: il Pd resiste, nonostante tutti i guai che ha". 
 

 

"Kafka e Sanremo, che partito è oggi il Pd": guarda il video di Giannini a Otto e mezzo

 

"Oggi - conclude Giannini nella sua analisi tanto nuda e cruda da apparire spietata - è un partito sospeso tra Kafka, perché un congresso che dura 5 mesi è una cosa che non si può vedere in nessuna parte del mondo, e Sanremo, perché l'alternativa sembra essere tra recuperare Ultimo come cantautore in attesa di recuperare gli ultimi e dall'altra passare a Rosa Chemical perché nel frattempo si è dimenticata Rosa Luxemburg. Io credo che il Pd non debba recuperare solo il cuore, ma anche la testa".

 

 

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