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Piazzapulita, Cappellini contro la Di Cesare: "Di cosa si deve vergognare"

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"Dire che le mie posizioni hanno avuto spazio dall'inizio della guerra fino a oggi non è vero, io sono stata continuamente dileggiata": Donatella Di Cesare, ospite di Corrado Formigli a Piazzapulita su La7, ha avuto uno scontro acceso con Stefano Cappellini, giornalista di Repubblica, sul conflitto in Ucraina. "Cappellini è stato uno dei primi a fare una lista di proscrizione, mi ha dato della terrapiattista, avendo io scritto un libro sul complotto", ha spiegato la professoressa. "Terrapiattista era usato in un ambito in cui si parlava di tutti quei personaggi, tra cui anche lei...", ha cominciato il giornalista. Ma la Di Cesare lo ha interrotto: "Ma allora lo riconosca...". "Sì, io lo rivendico, lo ribadisco", ha risposto Cappellini.

 

 

 

"Ribadisco il termine terrapiattista a proposito di quella ricostruzione perché lei fa parte di una scuola di pensiero che ha avuto ampio spazio da subito - ha proseguito il giornalista -. C'è una scuola di pensiero che all'indomani dell'invasione ha ribaltato la realtà e le responsabilità, mettendo da parte il fatto che ci fossero un invasore e un aggredito. Cosa che poi è andata ampliandosi sempre più. Voi siete stati bravi perché avete convinto una parte rilevante dell'opinione pubblica. Siete stati molto presenti in tv, sui giornali. Non può fare la vittima imbavagliata, è surreale così com'è surreale la vostra ricostruzione della guerra in Ucraina".

Scontro Cappellini-Di Cesare a Piazzapulita

 

 

 

Cappellini, poi, è andato avanti: "Ricordo un suo articolo in cui lei spiegava che non era tanto male se la Russia smembrava l'Ucraina perché in fondo i confini nazionali cosa sono? Sono un rottame del Novecento... Quindi lei è d’accordo con l'operazione speciale di Putin, di questo dovrebbe vergognarsi".

 

 

 

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