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Paolo Mieli sbugiarda Conte: "Non gli costa nulla"

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"Sono passati mesi dalla prima mobilitazione e nulla è stato fatto, tanto che oggi riparte la protesta studentesca in moltissime città universitarie italiane. Il Movimento 5 Stelle continuerà a essere al fianco degli studenti".

Le parole sono di Antonio Caso, capogruppo grillino in commissione Istruzione alla Camera, ma il ventriloquo è Giuseppe Conte, leader ed ex premier che da quando è all'opposizione non perde occasione di appoggiare qualsiasi movimento di piazza, "tendini" compresi, sia per allargare il proprio bacino elettorale sia per marcare a uomo Elly Schlein e il Pd, che peraltro in molti casi si ritrova a rincorrere l'alleato-rivale.

 

 

 

Una strategia piuttosto scoperta messa alla berlina anche da Paolo Mieli, ospite di Tiziana Panella a Tagadà su La7. "Conte ha tutte le carte in mano. Essendo stato presidente del Consiglio di ogni governo immaginabile, da quello con la Lega, più dura, a quello con il Pd più aperto, ha nella sua biografia, in tutti i campi dai migranti al lavoro e la politica internazionale, elementi per giustificare qualsiasi mossa politica".
 


"Conte con i tendini? Tanto non gli costa nulla". Guarda il video di Mieli a Tagadà

 

 

"Le tendine non si erano presentate né durante il Conte 1 né durante il Conte 2 - prosegue l'editorialista del Corriere della Sera -, ma stare dalla parte di chi protesta non costa niente". "Dici che è facile?", gli domanda ironicamente la conduttrice. "Mah, sì. Se scende uno in strada e fa un po' di protesta e chiasso anche io se mi interroghi direi 'sì sì sono dalla sua parte'. Tanto che costa? Casomai ti crea una simpatia in più".

 

 

 

"Se poi le tendine o quelli che bloccano il traffico fanno arrabbiare gli automobilisti - conclude Mieli con più di una punta di sarcasmo - troverà nei suoi precedenti di governo un rimando per poter dire che lui lo era da sempre".

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