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Gasparri contro Amadeus: "Un cattivo maestro"

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Sanremo è finito, ma non le polemiche. Maurizio Gasparri, componente della Commissione di Vigilanza Rai, torna a parlare del festival. "Anni fa Silvio Berlusconi fu aspramente criticato perché ebbe modo di esprimere riserve su alcuni film e su alcune fiction che finiscono per mitizzare le organizzazioni criminali facendo diventare quasi positivi i loro leader, non lasciando spazio ai valori della legalità. Gliene dissero di tutti colori. Ma aveva ragione".

Da qui la domanda quasi retorica con cui il senatore di Forza Italia si chiede "che diranno oggi che le stesse cose le dice, giustamente, il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri?". Il magistrato, in un'intervista, "parla dell'illegalità di fiction e film in cui i modelli criminali vengono sostanzialmente esaltati e proposti ad un pubblico, soprattutto giovanile, che spesso non è dotato di strumenti conoscitivi che rafforzino una lettura negativa dei comportamenti deteriori e criminali". E anche se "Gratteri ha preferito non pronunciarsi sul noto rapper protagonista a Sanremo e oggi salutato da un immeritato successo. Ma la non risposta è una risposta". Il riferimento è ovviamente a Geolier, nei cui brani spesso vengono citati alcol e droga.

 

 

"Certi 'non cantanti' rappresentano il peggio della società italiana e diffondono ignoranza e condotte allucinanti. Invece di esibirli nel servizio pubblico televisivo andrebbero mandati in una scuola a meditare sulla loro ignoranza e sulla negatività che diffondono. La Rai dovrebbe fare autocritica a riguardo. Amadeus è un cattivo maestro". Proprio il conduttore e Viale Mazzini, così come spiegato dal senatore, sono al centro di alcuni accertamenti da parte della vigilanza Rai. Accertamenti che riguardano la presunta pubblicità di Jonh Travolta a un noto marchio di scarpe: "Amadeus sapeva qualcosa?", si è chiesto lo stesso Gasparri giorni fa.

 

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