«Con La7 noi non ci posizioniamo all’opposizione, siamo una rete televisiva libera e indipendente con giornalisti di grande qualità che invitano soggetti politici od opinionisti di tutti gli schieramenti». Urbano Cairo alla presentazione dei prossimi palinsesti non aveva convinto tutti. Poi è arrivata la puntata di In Onda di giovedì, quella “lunga”, a confermare i dubbi dei più maliziosi. L’ospite più moderato della serata è Vittorio Emanuele Parsi, professore della Cattolica di Milano, secondo cui la pace in Medio Oriente è «impossibile» perché «Israele vuole cancellare la Palestina». Cominciamo bene. E chissà cosa avrà pensato l’editore ascoltando le interviste a Pier Luigi Bersani ed Elisabetta Piccolotti.
Il primo è stato il segretario del Pd, la seconda è deputata di Alleanza Verdi e Sinistra. Dopo tutto, sono di due partiti diversi. «Se pensano che i cittadini siano degli ebeti a cui poter dire cavolate e nascondere informazioni, c'è un problema molto più grave della liberazione di un criminale», accusa Lady Fratoianni parlando di Carlo Nordio e del libico Almasri. La staffetta rossa prosegue e il testimone passa a Pier Luigi, che picchia duro sul Guardasigilli: «Magari avrà anche intenzione di cominciare a fare il ministro, perché per adesso mi sembra che faccia solo l’agit-prop contro i magistrati». Viva il confronto tra idee differenti.
Elly Schlein, fuga dalle domande: "Sfiducia? Devo andare, perdo l'aereo"
Messa alle strette, Elly Schlein scappa. Succede a L'Aria Che Tira. Intercettata dall'inviato del programma di L...Si passa alla politica estera. «Andiamo dietro a Trump come delle pecorelle?», domanda Bersani. Luca Telese e Marianna Aprile, padroni di casa, sorridono o annuiscono a turno. Dev’essere il contraddittorio. Il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida ha proposto di produrre la breasola italiana con carne americana. «Se la mangia lui la carne americana - tuona Bersani -. Sono solo fantasie per andare a baciare Trump dove vuole essere baciato ma lui è mobile e finiscono per baciare l’aria». Infine, gli fanno sentire una intervista al generale Vannacci. «Come si fa a parlare di politica con Vannacci? Lui, bel glabro, ritiene di esser bello lui, è macho, è uno così.
Appartiene al circolo ristretto dei geni, lui, Musk, lo statista Mussolini». Invoca una reazione, Pier: «Bisogna affrontarlo a schiaffoni metaforici, anche nei bar. Sono idee che circolano e quando c’è gente da criminalità politica che mette in giro idee retrograde sulla donna siamo avanti con i lavori, siamo molto avanti e qui ci vuole una riscossa dell’umanità, della sensibilità civile».