La verità a senso unico di Rula Jebreal su Gaza e la Palestina è ormai quasi un genere letterario. La giornalista nata ad Haifa, in Israele, di origini palestinesi e ormai italiana d'adozione, ospite di Marianna Aprile e Luca Telese a In Onda, su La7, torna ad attaccare senza remore l'Idg, l'esercito israeliano, accusando il premier Netanyahu di genocidio e gli stessi soldati di comportamenti agghiaccianti. E come sempre il contraddittorio non è presente.
"Questi militari israeliani usano il cibo come una trappola mortale. Invitano i palestinesi ad andare a ritirare il cibo, in tutta Gaza ci sono solo 4 postazioni per distribuire il cibo. Quando arrivano queste persone iniziano a sparargli addosso", spiega la Jebreal.
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In giro da settimane per promuovere il suo ultimo libro, Genocidio, il cui titolo secco lascia spazio a ben poche interp...La giornalista cita quindi il racconto di un colonnello americano. "C'era un bambino di 6 anni di nome Amir. Il colonnello l'ha chiamato, lo ha fotografato, gli ha stretto la mano e ha visto che aveva un pacchetto piccolino di riso e di lenticchie. Ha visto che era affamato, era scalzo, era vestito in maniera molto povera ed era sporco. Nonostante questo bambino ha baciato la mano al colonnello e subito dopo l'esercito israeliano ha giustiziato questo bambino dentro questo sito".
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"Le armi non le stiamo più vendendo": Claudio Borghi lo ha detto nello studio di Bianca Berlinguer a E&..."Quello che sta facendo Witkoff", conclude poi parlando della missione dell'inviato di Donald Trump in Medio Oriente, "è una operazione di PR (public relations, ndr), una operazione di propaganda. Dice che stanno facendo un ottimo lavoro. La conferma di questo militare è che stanno facendo un ottimo lavoro nello sterminare i palestinesi dentro questi siti".