Dalla Palestina all’omicidio di Charlie Kirk, non si può certo dire che manchino numeri d’effetto nel grande circo Floris su La7. E così per la gioia del pubblico ecco sfilare saltimbanchi, trapezisti senza rete e domatori di giaguari.
Prima esibizione, il duetto tra Edward Luttwak, politologo e stratega, e Alessandro Di Battista, ex deputato M5s. «Voi siete in Italia e avete l’Ucraina a due passi- fa notare Luttwak, caustico e provocatorio come sempre -, allora perché il giovane Di Battista non ha fatto come ho fatto io quand’ero giovane e sono andato a combattere come volontario in Israele? Se lui crede alla libertà, alla pace e ai bambini deve farsi volontario e andare in Ucraina a combattere, non stare qui come giovanotto sano a parlare, invece di difendere l’Ucraina facendo il volontario. Tu non puoi fare il volontario con Hamas perché la convivenza con Hamas è un po' difficile. Vai volontario in Ucraina, vai a combattere».
Di Martedì, Landini va a La7 per insultare il governo: "Prese in giro, siamo co...?"
Il segretario della Cigl si accomoda sulla poltroncina di Giovanni Floris su La7 e spara a zero sul governo. Il tema su ...Dibba non la prende bene. Lo scorso 12 settembre a Roma è esplosa una bomba carta davanti all’ingresso del centro sociale La Strada, con tanto di striscione con la scritta “Di Battista put***a di Hamas” e proprio a questo fa riferimento parlando di «clima d’odio. Da diverso tempo ricevo anche qualche minaccia, però per me sostenere la causa palestinese e combattere un genocidio è fondamentale. Genocidio, lo sa benissimo, si combatte con il diritto internazionale, non è che si prendono questi deliri di Luttwak, si prendono le armi nel 2025 si va a combattere».
Luttwak contro Di Battista, guarda qui il video di DiMartedì su La7
Altra stella in cartellone è Pier Luigi Bersani, fedele ormai al solo copione che conosce a menadito, l’antimelonismo andante. «Viene in mente Taxi Driver.. Parla a me? Qui siamo fuori come i balconi...», attacca a proposito della premier. «Cattivo gusto parlare di una ipotetica violenza della sinistra in Italia, quando a Gaza c’è una violenza vera addosso a dei poveri disgraziati. Non credo che Netanyahu sia di sinistra. Caro Presidente Meloni, sono Italia e Germania a mettersi di traverso sulla messa in discussione degli accordi di partenariato con Israele. Io la Germania arrivo a capirla, perché ha un complesso che si può comprendere. Non so se la Meloni abbia un complesso anche lei, ma vorrei ricordarle che l’Italia non ha complessi, perché la nostra democrazia è nata dal sangue di chi ha combattuto contro le legislazioni razziali, non abbiamo complessi noi. È una vergogna che noi siamo fermi».




