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Dritto e Rovescio, sbroccano tutti! Una scena incredibile

di Claudio Brigliadoridomenica 21 settembre 2025
Dritto e Rovescio, sbroccano tutti! Una scena incredibile

2' di lettura

Viva la libertà di parola, viva la libertà di sbrocco. A Dritto e rovescio, su Rete 4, Paolo Del Debbio disegna una puntata ad altissima tensione in studio e in collegamento. Si parte con Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, che ascolta in silenzio il volto storico dei Tg Rai Tiziana Ferrario attaccare la premier Giorgia Meloni, colpevole di aver «alimentato la macchina dell’odio» contro la sinistra, e poi sbotta: «Questa persona, che prende centinaia di insulti, tutti i giorni, che è sotto scorta, minacce, bruciano i fantocci, la appendono a testa in giù, offendono lei e la figlia di 10 anni e deve pure stare zitta? Non può neanche dire che questo clima non va bene? Voi non state bene, voi non state bene, ma voi non state bene! Voi siete i cattivi maestri! L’odio che voi alimentate! Non cambiate mai, siete oggi quello che siete stati allora. Vergognoso quello che ho sentito proferire da lei. Dovrebbe chiedere scusa!». 

E scatta l’ovazione del pubblico. Sugli scudi anche Giuseppe Cruciani. In collegamento uno studente contesta a Charlie Kirk l’aver usato un «linguaggio di morte». «Ma lei non sa nulla di Charlie Kirk e della sua breve vita! - s’infervora il conduttore de La Zanzara -Lei non sa nulla di quello che ha fatto questo ragazzo. Lei estrapola delle frasi, a quest’ora si può dire, a c***o di cane». 

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E giù altri applausi dal pubblico in sala. Apprezzata anche la testimonianza di uno studente romano, Lorenzo: «Ho avuto il piacere di conoscere Charlie Kirk mentre stavo studiando a San Diego e io le posso garantire una cosa scandisce rivolgendosi a Del Debbio -: le persone che muovono accuse dicendo che Charlie era un estremista sono persone ignoranti, che evidentemente non hanno mai seguito questo personaggio. Se c’è odio? Purtroppo sì, e mi riferisco all’Italia, mi è bastato vedere i commenti che hanno fatto molti italiani dopo la morte di questo personaggio, che secondo me è morto da eroe. Noi abbiamo un governo di centrodestra che viene continuamente non criticato, ma aggredito accusandolo di essere fascista e di essere estremista». Dà spettacolo anche Del Debbio, che prima ribatte a un “maranza” fan di Baby Gang («È un mio diritto circolare per l'Italia non armato non rischiando di morire. Se tutti per difenderci dobbiamo andare in giro armati... io mi rifiuto di andare in giro armato!»). E poi ammette: «Ho avuto tanta fortuna, forse qualche talento, eccetera, per arrivare dove sono arrivato. Moltissima». Chapeau all’onestà.

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