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Dopo tre anni di flop, Schumi dice addio alla Formula 1

Scaricato dalla Mercedes, che gli preferisce Hamilton, il pilota ribadisce l'ovvio: "E'meglio smetterla qui"

Roberto Procaccini
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Schumacher si ritira, e questa volta per davvero. A una settimana dal divorzio dalla Mercedes, che non gli ha rinnovato il contratto per la prossima stagione (al suo posto correrà Lewis Hamilton), Michael ha ufficializzato la decisione di smetterla con gran premi e pit stop. Per la seconda volta in 6 anni. "Anche se sono in grado di competere con i migliori piloti - ha detto Schumi con una certa boria, visto l'unico podio conquistato negli ultimi tre anni - a un certo punto è giusto dire addio e riprendere la vita normale". Il tedesco, sette volte campione iridato, ha raccontato ai giornalisti nella conferenza stampa di Suzuka di aver vagliato alcune possibilità, ma di aver poi deciso di lasciare. Niente Sauber, quindi, e men che meno il ritorno in Ferrari. A 43 anni smonta dalle monoposto e non sa ancora cosa farà: "Non ho preso decisioni sul futuro - dice - ora punto a chiudere la stagione al meglio". La seconda gioventù di Schumacher non entrerà negli annali della Formula 1. Nei tre mondiali corsi dal 2010 a oggi, Michael ha guadagnato appena un podio e una pole. E dire che aveva scritto pagine di storia correndo con Jordan, Benetton e Ferrari: 91 Gran Prix vinti, 154 podi, 67 pole e 7 mondiali, fino al ritiro in pompa magna nel 2006. Nel 2010 il ritorno in Mercedes: ah, nostalgia canaglia!

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