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Corona svela: "L'accusatore di Contevoleva 20mila € per un'intervista"

Fabrizio Corona

Carobbio, l'ex difensore del Siena che ha fatto condannare il mister della Juventus, chiedeva dei soldi per raccontare la sua versione di Scommessopoli

Roberto Procaccini
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  Ventimila euro per un'intervista. Tanto avrebbe chiesto Filippo Carobbio, ex difensore del Siena e grande accusatore di Scommessopoli (l'ultimo scandalo che ha colpito il calcio italiano), per vendere un'esclusiva alla stampa. A raccontare ai microfoni de La Zanzara il retroscena è Fabrizio Corona, al quale Carobbio si sarebbe rivolto con la moglie. Il ruolo di Conte - Il succo della vicenda è questo: il giocatore, pentito cardine nell'inchiesta sulle partite truccate, coinvolge nelle sue deposizioni Antonio Conte (condannato - in attesa del Tnas - a 10 mesi di squalifica), allenatore campione d'Italia con la Juve e suo vecchio mister ai tempi del Siena. La celebrità del difensore conosce un'improvvisa impennata e lui, ancora impegnato nel processo sportivo, prova ad approfittarne cercando in Corona una mediazione per vendere un'intervista. La versione di Corona - "Ma non è che c'è qualcosa di male - minimizza Corona -.  Ormai tutti hanno capito che su tutte queste storie ci si possono fare soldi. Sono venuti da me e hanno cercato di trattare un'intervista". Intervista che però non si è fatta: il giocatore chiedeva tra i 15 e i 20 mila euro, mentre per il fotografo la sua storia non ne valeva "più di 3mila". Carobbio, aggiunge Corona, non si accontentava di essere pagato, ma voleva "dare una visione della notizia diversa da quella che era uscita sui giornali per pulire un po' l'immagine". L'accordo non si è trovato: troppo grande il divario tra domanda e offerta. L'intervista, in conclusione, l'ha lasciata ad Oggi la moglie di Carobbio, alla cifra di 5mila euro. "Ma lei non ha preso una lira - puntualizza Corona - i soldi li ho incassati io". Per che cosa? "Per aver venduto foto ed esclusiva", risponde il fotografo.  

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