Una star promossa, due umiliati. Allegri parla, è caos alla Juve
Ad inizio stagione in pochi, forse pochissimi, avrebbero scommesso sulla Juventus a soli tre punti dall'Inter capolista. La partenza per la squadra di Massimiliano Allegri è stata un incubo a occhi a aperti per i tifosi bianconeri, ormai rassegnati all'idea che il ciclo di vittorie si fosse ormai chiuso. C'è chi ha parlato dell'appetito ormai passato a chi andava in campo ormai sazio, chi come Allegri lo dice allora e lo ripete oggi al Corriere della Sera: "Ci siamo ritrovati con 10 giocatori nuovi e con l'incertezza di aver perso le certezze". Certo la la Juve era diventata orfana da un giorno all'altro di Pirlo, Tevez e Vidal, per citare i più in vista, ma nella campagna acquisti non aveva lesinato colpacci a suon di milioni. Anzi una delle frustrazioni più forti per i tifosi juventini era quel giovanissimo Paulo Dybala, classe 1993 e fresco di 21 gol firmati al Palermo l'anno prima. Per cederlo Zamparini aveva preteso (e ottenuto) ben 40 milioni e intanto Allegri lo usava con il contagocce, scatenando l'irritazione dello stesso Zamparini: "Paulo non può essere ingabbiato - aveva detto a Tuttosport lo scorso ottobre - per risultare decisivo deve avere libertà di inventare. Messi nel Barcellona - aveva azzardato - deve andarsi a prendere la palla a centrocampo? No, giocano per lui, per liberare il suo estro. Dybala - insisteva - deve giocare e fare quello che vuole, basta". La risposta di Allegri pochi giorni dopo è stata cauta e misurata: "Giocare nel Parlermo è diverso - aveva detto alla Gazzetta dello Sport - Dybala lì era un leader, qui non possiamo pretendere che lo sia. Ha 21 anni, ha grandi qualità, a Palermo giocava prima punta, qui ha meno spazio per giocare il calcio. Nessuno mette in dubbio le sue qualità, diventerà un campione". Dopo un paio di mesi, la pazienza del tecnico bianconero sembra esser stata premiata con Dybala a segno otto volte solo in campionato e con prestazioni più convincenti. Alla domanda se è sorpreso della crescita dell'attaccante, Allegri ha risposto: "Molto. Ma basta guardarlo negli occhi per capire che ha la voglia e la determinazione di raggiungere l'obiettivo". Un corteggiamento lungo e complicato che alla fine sembra essere sfociato in un amore appassionato, con buona pace dei pupilli di inizio campionato: "Ha più istinto killer di Morata e Pogba, perché ha fatto la gavetta".