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Michael Schumacher, parla il luminare: "Rottura del tessuto nervoso cerebrale", la terrificante notizia

Davide Locano
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Sono passati cinque anni da quel maledetto incidente a Meribel che ha stravolto la vita di Michael Schumacher. Cinque anni di silenzio, speranze, indiscrezioni, fake-news, furti di cartelle cliniche e chi più ne ha più ne metta. Ad oggi, la situazione non è chiara. "Alla domanda come sta oggi Schumacher non c'è una risposta breve", si legge in un lungo articolo sulla Bild. Nel testo si aggiunge, comunque, che il campione della Ferrari non è più in pericolo di vita. "Ma c'è una ragione perché Schumacher dall'incidente di cinque anni fa non è più potuto apparire in pubblico", continua il tabloid, lasciando un inquietante alone di mistero. Leggi anche: Leo Turrini, una durissima verità su Schumacher Dunque, la Bild dà conto dell'opinione di un neurobiologo del Max-Plank Institut, Tobias Bonhoffer, secondo il quale "in generale la rottura del tessuto nervoso nel cervello o del midollo spinale non sono riparabili. Questa è la differenza con tutti gli altri tessuti umani, come per esempio la pelle o il fegato le cui cellule si rigenerano" e se in alcuni casi di incidente alcune cellule sostituiscono il lavoro di quelle danneggiate "nel caso di un serio danneggiamento del cervello, come quello che apparentemente è accaduto a Schumacher, non ci sufficienti cellule nervose a disposizione che possano svolgere il lavoro delle altre". Parole pesantissime che vanno a raffreddare le speranze di chi spera in un miglioramento di Schumacher.

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