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Ferrari, Mattia Binotto messo sotto accusa da Vettel e Leclerc. Forghieri: "Campagna acquisti, subito"

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"Campagna acquisti per salvare la Ferrari, subito". Dopo il Gp di Spagna l'unico a processo è Mattia Binotto, il team principal della Rossa mai partita così male in un Mondiale dal 1993. Mauro Forghieri, storico collaboratore del Drake Enzo Ferrari e artefice delle monoposto di Lauda, Scheckter e Villeneuve (il mito, in altre parole), prova a difenderlo dalle colonne del Quotidiano nazionale. dividendo le colpe, anche se è innegabile che al Montmelo Vettel (settimo) e Leclerc (uscito per un guasto) se la siano presi entrambi con il muretto, a gara in corsa e subito dopo. "Nei Gran Premi vince il gruppo, vince la squadra". In Ferrari, spiega Forghieri, "c'è un problema di risorse umane. Escludo che a Maranello manchino i soldi. Non è stato il denaro a fare la differenza, purtroppo in negativo. Sono convinto che la Ferrari da Gran Premio debba irrobustire la struttura tecnica. In fretta".

 

 



"Binotto - sottolinea Forghieri - occupa un ruolo delicatissimo. Lo so per esperienza! Fare il capo del reparto corse della Rossa è davvero difficile, la pressione è enorme, alla Ferrari non si perdona mai niente. Binotto deve circondarsi delle persone giuste. Non penso a rivoluzioni, non servono. Ma mettersi in casa gente nuova, con le competenze che ora evidentemente mancano, questo sì". I problemi tecnici della SF1000 non dipendono solo dall'intervento della Fia sulla power unit. "La vettura è sbagliata concettualmente anche in altre aree".

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