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Tokyo 2020, emergenza caldo e atleti in difficoltà. Il tennista russo Medvedev: "Se muoio è colpa vostra"

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Il caldo sta mettendo in seria difficoltà gli atleti a Tokyo 2020. L'ultima ad avere accusato un malore a causa dell'alta temperatura è stata la tennista spagnola Paula Badosa all’Ariake Tennis Park. E' stata costretta a lasciare il campo su una sedia a rotelle dopo essersi ritirata dal match dei quarti di finale contro Marketa Vondrousova della Repubblica Ceca per via di un colpo di calore. E non solo: la Badosa è stata costretta a ritirarsi anche dal doppio misto con il compagno Pablo Carreno Busta

 

 

 

La Badosa, comunque, non sarebbe stata l'unica a soffrire il caldo. Gli oltre 30 gradi di Tokyo hanno messo a dura prova anche una volontaria, che è svenuta, e il tennista russo Daniil Medvedev. Ecco perché gli organizzatori adesso hanno deciso di ritardare i match a partire da giovedì. Così da tentare di proteggere i giocatori dal caldo e dall’umidità estremi.

 

 

 

Medvedev aveva lanciato l'allarme già nei giorni scorsi. E durante il match degli ottavi contro Fabio Fognini si è  lamentato delle condizioni di gioco. Ha chiesto due volte l’intervento del fisioterapista e quando il giudice di sedia, Carlos Ramos, gli ha chiesto se poteva continuare a giocare, ha risposto: “Posso finire la partita ma posso morire, se muoio, sarai tu il responsabile?”. Medvedev ha detto di aver visto tutto nero a un certo punto. “Non sapevo cosa fare per sentirmi meglio - ha aggiunto il giocatore russo -. Ero preparato a svenire in campo”.

 

 

 

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