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Ferrari, Leclerc e Sainz: ora come la mettiamo? Sudori freddi a Maranello: l'ultima sfida di Mattia Binotto

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Credere nel titolo. In Ferrari il sogno covato per anni ora è più concreto che mai, mestamente messo da parte nelle ultime due stagioni per vetture non all’altezza di Red Bull e Mercedes. Charles Leclerc ci crede, così come tutto il team di Maranello. Ma con una F1-75 da possibile vittoria del Mondiale, la domanda che si chiedono in molti è: c’è il rischio che tra il monegasco e Carlos Sainz possano esserci dei possibili attriti a stagione in corso? Al momento no, anche perché i due hanno mostrato di rispettarti ampiamente, aiutandosi in varie circostante. Ma è anche chiaro che la voglia di primeggiare sempre in pista arde dentro ai corpi di qualsiasi pilota. E chissà dunque che possa esserci un rischio in più, che si aggiungerebbe alle minacce Red Bull e Mercedes. Un lavoro in più, delicatissimo, per Mattia Binotto: quest'anno dovrà gestire anche questa faccenda. Per ora, ovviamente, non è un problema. Ma domani, con due piloti così forti su un'auto così forte, chissà...

 

 

I casi Alonso-Hamilton nel 2007 e Hamilton-Rosberg in Mercedes
Nell’ultimo ventennio ricordiamo i casi Alonso-Hamilton nel 2007, e Rosberg con lo stesso pilota di Stevanage negli anni della Mercedes. Quindici anni fa, in McLaren, l’inglese fu velocissimo, talmente tanto che Alonso, preoccupato, lanciò pesanti accuse nel corso dell’anno mettendosi contro il team. Nando allora disse che la squadra avrebbe preferito aiutare Lewis piuttosto che lui, perché della stessa nazionalità. Ai tempi di Stoccarda, invece, Hamilton trovò Rosberg tra 2013 e 2016, e gli attriti incominciarono una volta che le Frecce d’Argento diventarono competitive con il cambio dei regolamenti nel 2014. Per due stagioni vinse Lewis, nel 2016 toccò a Rosberg, che dopo il trionfo di Abu Dhabi si ritirò dalla F1 al termine di una stagione vissuta sul filo dei nervi, e con Toto Wolff costretto a minacciare il loro licenziamento dopo il loro contatto nel GP d’Austria (vinto dal 44, ndr).

 

Ferrari, occhio al precedente Vettel-Leclerc a Interlagos
Dunque, la speranza è di vedere una coppia, Leclerc-Sainz, che si aiuti e non si ostacoli durante il Mondiale, dove la Red Bull al momento ha la macchina forse più completa di tutte e la Mercedes tornerà presto a duellare per il titolo con Hamilton. Probabilmente dal GP di Imola, quando Stoccarda porterà degli aggiornamenti in pista. Al momento a Maranello il rischio è minimo, ma mai dire mai, basti ricordare il duello interno Vettel-Leclerc nel 2019, che culminò con il contatto fatale di Interlagos.

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