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Ferrari, lo sfogo di Binotto: "Decisione difficile", addio alla Rossa

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L’ufficialità è arrivata: Mattia Binotto non è più il team principal della Ferrari e dirà addio alla sua carica il 31 dicembre 2022. L'amministratore delegato Benedetto Vigna lo ha ringraziato tramite comunicato, annunciando "il processo per identificare il nuovo team principal, che dovrebbe concludersi nel nuovo anno". "Desidero ringraziare Mattia — le parole dell’a.d. nel comunicato Ferrari — per i suoi numerosi e fondamentali contributi nei 28 anni passati alla Ferrari, e in particolare per la sua guida che ha portato il team ad essere di nuovo competitivo nella scorsa stagione". Sotto la gestione di Binotto sono arrivate infatti 3 vittorie nel 2019 (2 Leclerc, 1 Vettel) e 4 nel 2022 (3 Leclerc, 1 Sainz), ma anche un biennio 2020-2021 con pochissimi sorrisi e l'ombra di un accordo mai rivelato tra Maranello e la Fia in seguito a presunte irregolarità nel motore della macchina 2019. 

 

 

Vigna ringrazia Binotto: “Con lui in una posizione di forza”

"Grazie a questo — ha proseguito Vigna in riferimento alla ritrovata competitività — siamo in una posizione di forza per rinnovare il nostro impegno, in primo luogo per i nostri incredibili fan in tutto il mondo, per vincere il più importante trofeo nel motorsport (il Mondiale Piloti in F1, ndr). Tutti noi della Scuderia e nella più vasta comunità Ferrari auguriamo a Mattia il meglio per il futuro”. In pole resta il francese Frederic Vasseur, attuale capo dell'Alfa Romeo-Sauber. Ipotesi remota quella di Antonello Coletta al posto di Binotto: oggi responsabile delle attività GT della Ferrari, avrebbe manifestato però il desiderio di continuare nell’Endurance, per inseguire la vittoria alla prossima 24 Ore di Le Mans con la 499P. 

 

 

I “no” di Coletta e Seidl  

In passato era stata anche sondata la pista legata ad Andreas Seidl, attuale team principal McLaren, che però ha gentilmente declinato, preferendo continuare a dirigere il team britannico di Woking. Oltre a Seidl, si era pensato anche a Max Sirena, capo spedizione dell'imbarcazione di Luna Rossa nell'America's Cup. Ma alla fine si sceglierà molto probabilmente Vasseur, da sempre uomo di corse con una lunga trafila nei team delle categorie inferiori — F2 e F3 — e poi in F1, dove approdò con la Renault, per infine passare in Alfa Romeo-Sauber date le divergenze con l’allora a.d. Cyril Abiteboul.

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