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Juve, la furia di Stankovic contro l'arbitro: "Non sono stupido..."

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Il 3-2 di Adrien Rabiot contro la Samp? Per Dejan Stankovic è braccio netto, e il serbo lo ribadisce a chiare lettere al termine della partita dello Stadium: "Se facciamo vedere venti volte lo scontro di gioco fra Vlahovic e Turk, possiamo vedere venti volte il tocco di mano se c'è stato. È braccio netto — dice l’allenatore dei blucerchiati — Si vede il bicipite come si muove, mi fermo qua. Io parto dalla posizione che avrei perso comunque. Noi l'abbiamo visto anche sul nostro tablet e siamo andati avanti. Mi fido se lo vede l'arbitro e il Var. Ma, ragazzi, ok fino a un certo punto: le decisioni si accettano, ma poi non voglio passare per stupido. Mi piange il cuore per i ragazzi". 

 

 

 

Stankovic: “Ottima gara contro una Juve che ha fatto 53 punti sul campo”

Un episodio che sta facendo e farà molto discutere perché è evidente che in quel momento la gara è cambiata. L'allenatore della Samp ha fatto riferimento anche ad un altro episodio ("Una gomitata forte su Amione giudicata come uno scontro di gioco") ma si è focalizzato nel post-partita sul gol di Rabiot, che ha spianato la strada alla vittoria della Juve. Per poi aggiungere sulla partita: "È difficile fare l'analisi, perché dopo pochi minuti avevamo avuto due potenziali occasioni — le parole del serbo —. Poi abbiamo subito due gol troppo facili da una squadra molto forte. Non accetto subire gol così facili contro una squadra forte. Abbiamo ripreso la gara e portata in pari all’intervallo. Poi ci sono i cambi, c’è una squadra che ha fatto 53 punti sul campo. Un’ottima gara”. 

 

 

 

Stankovic: “Potrei alzare la voce, ma tanto la partita non si può annullare”

Quindi il gol del 3-2, che secondo Stankovic andava annullato, punto e basta. “Forse la Juve vinceva ugualmente la partita, ma a noi a Empoli hanno annullato un gol con Gabbiadini che è caduto sulla palla — conclude il serbo ex centrocampista di Lazio e Inter —. Io mi fermo qui. Io posso anche alzare la voce, ma con chi? Non lo accetto ma devo andare avanti. Non si può annullare la partita, non so cosa dire. Mi chiedono scusa un’altra volta come successo nella riunione con gli arbitri? Io ho accettato, ma chi mi ridà il mio punto? Io non ho dubbi sugli arbitri, è un episodio che non voglio accettare ma devo. Devo guidare il mio gruppo con orgoglio trovando qualsiasi cosa per motivarci. Ai miei ragazzi dirò grazie, loro mi diranno del fallo di mano e cosa faccio? Ci chiudiamo di nuovo più forti di prima”.

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