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Milan, squadra a rapporto dai tifosi: ora rischiano grosso. Rovinosa stangata?

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Ancora ko: il Milan perde in trasferta 2-0 con lo Spezia. E ora la Champions League sembra lontanissima, dato il quinto posto e la difficilissima situazione dopo l'andata della semifinale con l'Inter. E al termine del match in Liguria, la squadra è andata sotto alla curva, una strana scena: in silenzio ad ascoltare gli ultras, con Stefano Pioli che annuiva.

Nessuna violenza, nessuna minaccia, anzi i tifosi hanno poi cantato per i rossoneri. Lo stesso Pioli ha parlato di un discorso motivazionale, "ci hanno esortato a dare tutto". Eppure quanto accaduto è finito nel mirino della Procura della Figc. Già, perché quanto si è visto al Picco potrebbe configurare una violazione delle norme contenute nel Codice di Giustizia Sportiva.

Infatti l'articolo 25 comma 9 del suddetto Codice si esprime in modo piuttosto chiaro: "Durante le gare o in situazioni collegate allo svolgimento della loro attività, ai tesserati è fatto divieto di avere interlocuzioni con i sostenitori o di sottostare a manifestazioni e comportamenti degli stessi che costituiscano forme di intimidazione, determinino offesa, denigrazione, insulto per la persona o comunque violino la dignità umana". Insomma, se le immagini venissero ritenute intimidatorie o minacciose, il Milan potrebbe rischiare grosso.

 

Le possibili sanzioni le snocciola sempre lo stesso codice: "In caso di violazione del divieto si applicano le sanzioni di cui all’art. 9, comma 1, lett. e) o h). In ambito professionistico, unitamente alla sanzione di cui all'art. 9, comma 1, lettera e) o h) si applica la sanzione di cui all'art. 9, comma 1, lettera d) nelle seguenti misure: euro 20.000 per violazioni in ambito di Serie A; euro 8.000 per violazioni in ambito di Serie B; euro 4.000 per violazioni in ambito di Lega Pro". In estrema sintesi, il Milan rischia dalla multa, all'inibizione e fino alla squalifica.

 

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