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Juventus, esplode l'ira negli spogliatoi: "Un inferno", Bologna infuriato

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Una sola frase spiega bene cosa è accaduto alla fine di Juventus-Bologna: i 20 minuti dopo la partita, come riporta ilCorriere dello Sport, sono stati un inferno. I dirigenti del Bologna hanno preso di mira lo spogliatoio dell'arbitro Di Bello chiedendo uno scambio chiaro di vedute sul contatto in area bianconera tra Ndoye e Illing Jr non fischiato e non chiamato dal Var. Dentro allo spogliatoio dell'arbitro è entrato solo l'ad del Bologna Claudio Fenucci. Lo stesso Fenucci ha bollato quanto accaduto sul campo come "insopportabile" e come una "follia".

Mai il Bologna negli ultimi dieci campionati si era così esposto contro un arbitraggio. "Faccio questo lavoro da venticinque anni e non mi avete visto spesso di fronte ai microfoni - esordisce Fenucci -, faccio i complimenti alla squadra, ha giocato una partita di grande livello ma un errore arbitrale clamoroso ha tolto una vittoria che ormai era certa".

 

 

Poi l'affondo: "C’erano rigore ed espulsione - ha aggiunto -, difendo il lavoro dell’allenatore e dei ragazzi e una tifoseria che si è vista togliere una vittoria che non era banale perché fatta qui, nello stadio della Juventus". E ancora: "Mi dispiace molto. Credo che effettivamente il lavoro che si sta facendo da anni, i rapporti tra var e campo vadano migliorati perché questi episodi sono allucinanti. È impensabile che un giocatore affacciato davanti al portiere non determini rigore ed espulsione". Insomma riparte il campionato e si riaprono le polemiche. 

 

 

 

 

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