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Di Bello, "perché non ho dato rigore": la confessione-choc nel tunnel

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L’arbitro Di Bello ha combinato un disastro dietro l’altro in Juventus-Bologna e per questo non vedrà il campo per diversi mesi. Decisivo per la sospensione l’errore in “comproprietà” con la sala Var, diretta da Fourneau: non esiste alcuna spiegazione tecnica per non aver concesso rigore ed espulsione per il fallo di Iling Junior su Ndoye, pronto a battere a rete a due passi dalla porta. 

 

 

In attesa dell’audio dell’arbitro, il Corriere dello Sport ha rivelato un retroscena su quanto accaduto al termine della partita. Pare che Marco Di Vaio, direttore sportivo del Bologna, abbia raggiunto Di Bello nel tunnel per chiedere spiegazioni. “Perché non hai dato rigore?”, avrebbe chiesto con un tono abbastanza pacato. Stando a quanto riferito da chi era presente nel tunnel, l’arbitro avrebbe risposto: “Perché non ho dato quello su Chiesa”. 

 

 

Un classico esempio di compensazione che però non dovrebbe esistere: il rigore per il Bologna era solare, indipendentemente da eventuali errori precedenti. Non averlo dato non fa che aggravare la posizione di Di Bello, il quale si sarebbe poi infastidito dinanzi alla richiesta di ulteriori spiegazioni di Di Vaio. “Ma lei che ci fa qui? Se ne deve andare, se ne deve andare”, avrebbe tagliato corto l’arbitro. 

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