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L'Inter passa anche a Bergamo e vola a +5 sulla Juve: Atalanta ko

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Una prova di forza sul campo di un avversario che finora in casa non aveva mai perso. L'Inter fa cinque su cinque in trasferta in campionato, vola a +5 sulla Juventus e lancia un messaggio chiaro alle rivali. Il 2-1 l'Atalanta rientra tra le vittorie pesanti, un successo frutto del rigore trasformato al 40' da Calhanoglu e dal sigillo al 12' della ripresa di Lautaro, autore di una splendida rete e ancora una volta trascinatore. L'errore di Dimarco e il gol di Scamacca riportano in partita la Dea, ma l'Inter riesce pur soffrendo a conquistare tre punti pesantissimi per la lotta scudetto. La squadra di Gasp esce battuta ma non ridimensionata: la zona Champions resta un obiettivo alla portata degli orobici, puniti oltre i loro meriti nel primo tempo e capaci di riaprire una sfida che sembrava chiusa dopo la magia del 'Toro'.

Una partita bloccata, giocata uomo su uomo, sotto una pioggia battente e con tanti duelli fisici in mezzo al campo. Il primo tempo del Gewiss Stadium è una partita a scacchi, l'unica occasione capita sui piedi di Ruggeri con un diagonale al volo che finisce a lato. La svolta arriva poco prima dell'intervallo, quando l'Inter aveva già perso Pavard, out al 33' per un trauma al ginocchio sinistro da valutare nelle prossime: Darmian, entrato al posto del francese, riceve un pallone telecomandato di Calhanoglu e viene steso da Musso in area, dal dischetto lo stesso Calhanoglu non trema e l'Inter si ritrova avanti alla prima vera occasione creata. Dopo il vantaggio gli uomini di Simone Inzaghi alzano il baricentro, Musso è attento su un tiro da fuori dello scatenato Calhanoglu, l'Atalanta è un po' in difficoltà ma riordina le idee durante l'intervallo.

La capolista riparte comunque meglio e va a un soffio dal raddoppio con un bolide di Dimarco a lato di un niente, Gasperini avverte il pericolo e ribalta la sua squadra, inserendo Pasalic e Habeboer per una Dea schierata con il 4-2-3-1. Neanche il tempo di organizzarsi che i padroni di casa incassano il raddoppio con una magia di Lautaro, che disegna una splendida traiettoria a giro sul secondo palo e segna il 12° gol in campionato. Dopo pochi minuti la partita però si riapre, perché Dimarco si fa soffiare palla da Lookman che serve subito Scamacca che riapre i giochi. A questo punto l'Atalanta si rianima, inizia a mettere pressione alla difesa nerazzurra, affidandosi alle invenzioni di Koopmeiners e Lookman. L'ivoriano costringe Sommer a un intervento non semplice, così nel finale arrembante Gasp si gioca il tutto per tutto gettando nella mischia anche Muriel e De Ketelaere. L'Inter in contropiede fallisce il tris con Dumfries, l'ultima palla gol capita però sulla testa di Hateboer che spreca. Finisce 2-1, con la gioia dell'Inter e il rammarico di una Dea che esce dal campo a testa alta ma senza punti.

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