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Son "occhi a mandorla": tifoso del Crystal Palace, punizione esemplare

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Pugno durissimo della Premier League contro il razzismo negli stadi di calcio. Lo ha scoperto a sue spese un tifoso del Crystal Palace, il 44enne Robert Garland, immortalato dalle telecamere mentre scherniva Heung-min Son, attaccante sudcoreano del Tottenham, nel corso di uno dei tanti infuocati derby di Londra.

L'uomo è stato pizzicato mentre si portava le mani sul volto, mimando con le dita la "forma a mandorla" degli occhi degli asiatici. Per la cronaca, Son non è un novizio della Premier ne appena arrivato in Inghilterra.

Cresciuto calcisticamente ad Amburgo e affermatosi giovanissimo al Bayer Leverkusen, è arrivato al Tottenham nel 2015 diventando la spalla perfetta di Harry Kane e segnando gol a raffica a chiunque, tanto da conquistarsi quest'anno il posto di centravanti titolare dopo la dipartita del capitano e nazionale inglese. E ha continuato a fare quel che sa: infilare la palla in rete, 8 volte in 11 partite di campionato. 

 

La giustizia sportiva ha punito pesantemente Garland: multa da 1.384 sterline (l'equivalente di circa 1.600 euro, non poco) e 60 ore di lavori socialmente utili non retribuite. Non solo, però: dopo il ricorso del Tottenham, che ha ritenuto la punizione troppo morbida e poco esemplare, il tifoso del Crystal Palace è stato ulteriormente gravato di un Daspo di 3 anni: per 36 mesi non potrà entrare in nessuno stadio inglese. "Ringraziamo le forze dell'ordine per la collaborazione in merito. Ribadiamo che il club non tollera discriminazioni di alcun tipo e cercherà sempre di intraprendere le azioni più forti possibili contro i responsabili", ha esultato il Tottenham in una nota ufficiale. Proprio come per un gol nel derby. Segnato, ovviamente, da Son.

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