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Serie A, scontro salvezza a Verona: i gialloblu battono l'Empoli 2-1

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L’Hellas Verona batte l’Empoli e si aggiudica il delicatissimo scontro salvezza della 20esima giornata di Serie A. Al Bentegodi finisce 2-1 per i gialloblu (in dieci negli ultimi minuti per il rosso a Duda) grazie alle reti di Djuric e Ngonge, mentre a nulla serve la fiammata ospite di Zurkowski, appena tornato a vestire la maglia azzurra.

Con questo successo la squadra di Baroni si toglie momentaneamente dalla zona retrocessione salendo a 17 punti (in attesa di Cagliari-Bologna), mentre gli uomini di Andreazzoli, a secco di vittorie da ormai due mesi, restano penultimi a quota 13.

 

 

Passano appena tre minuti dal fischio d’inizio e i padroni di casa sbloccano subito con la rete di Djuric: sul corner di Duda l’attaccante indovina il colpo di testa, con la palla che sbatte sotto la traversa e supera di quel tanto che basta la linea di porta. Nonostante il colpo subito a freddo i toscani provano immediatamente a rispondere cercando di approfittare di un errore di Montipò: sul rinvio sbagliato Gyasi controlla e serve il taglio di Shpendi, chiuso provvidenzialmente in corner da Magnani.

Al 34’ gli ospiti si fanno rivedere con una punizione pericolosa di Grassi, che calcia dopo il tocco di Fazzini mettendo a lato di pochissimo.

 

 

L’inizio di ripresa è ancora tutto a favore del Verona: al 49’ Serdar impegna Caprile con una conclusione da pochi metri, mentre al 56’ arriva il raddoppio gialloblu ad opera di Ngonge, che si accentra sul sinistro e calcia da fuori trovando una deviazione decisiva di Grassi per il 2-0.

L’ Empoli però non demorde e al 64’ accorcia le distanze con un bel colpo di testa del neo entrato Zurkowski, appena tornato in prestito alla corte degli azzurri e subito a segno. Una manciata di minuti più tardi la formazione di Andreazzoli sfiora anche il pareggio, provandoci prima con Gyasi e poi con Luperto che non riescono a trovare la zampata giusta per il pareggio. Nel finale i toscani continuano a caricare a testa bassa a caccia del pareggio, ma al triplice fischio il risultato non cambia.

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