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Jannik Sinner stupisce il mondo: come ha fatto "festa" dopo il trionfo a Miami

Roberto Tortora
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L’avventura statunitense sul cemento, condensata nell’ultimo mese, è stata sicuramente pregna di emozioni per Jannik Sinner, sconfitto solo nella semifinale californiana di Indian Wells da Carlos Alcaraz e poi trionfatore a Miami contro Grigor Dmitrov, risultato che lo ha assurto a numero 2 del ranking ATP. Se qualcuno pensa che, finalmente, Jannik si sia lasciato andare a feste sfrenate, però, rimarrà deluso.

È stato lo stesso Sinner a spiegarlo in conferenza stampa, rimarcando ancora una volta la sobrietà ed il rigore che caratterizzano la sua persona: “Non sono un ragazzo da grandi festeggiamenti, mi basta una cena tranquilla con il mio team”. E, infatti, Sinner ha cenato a Downtown Miami, nel solito ristorante italiano che lo ha ricevuto nelle due settimane del torneo. "È stata una settimana speciale e ne sono contento, ma – spiega Sinner - ora si torna a casa e si comincia a preparare Montecarlo. Non c'è molto tempo”.

Aver raggiunto il posto numero 2 del mondo è sicuramente qualcosa di grande, soprattutto per il tennis italiano, e Sinner ne è consapevole: “Essere n.2 ovviamente ha un gran significato per me, ne sono felicissimo ma la cosa più importante è la qualità delle performance che ho espresso qui, specialmente di semifinale e in finale. Non avrei mai pensato di trovarmi in questa posizione, è una sensazione bellissima. Se il primo gennaio mi avessero detto che avrei vissuto questo inizio di stagione, non lo avrei mai creduto. Mentirei se dicessi il contrario". 

 

"La stagione è iniziata molto bene - riprende -, è andata anche oltre le mie aspettative, ma vivo ogni torneo come una nuova opportunità e so che ho ancora molto da dimostrare. Ho la fortuna di lavorare con un gran team che mi supporta e mi sprona a fare sempre meglio. Sono felice della mia vita e della mia stagione, ho giocato molti match e ho vinto tre tornei prestigiosi, ma tra qualche giorno ricominceremo con gli allenamenti e ci saranno tanti altri tornei da affrontare. Io sono nato in una famiglia normalissima, i miei genitori lavorano, vivono in un posto bellissimo e conducono una vita tranquilla. Mi mancano ovviamente, e mi spiace non passare molto tempo con loro, ma so che sono felici per me”, conclude Jannik Sinner.

 

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