Jannik Sinner a fuoco: il clamoroso caso del fiammifero acceso

di Leonardo Iannaccigiovedì 26 giugno 2025
Jannik Sinner a fuoco: il clamoroso caso del fiammifero acceso
3' di lettura

Percorrendo a fine giugno Church Road, nella Londra meno martoriata dal turismo ma più concupita da chi ama il tennis, si arriva all’All England Lawn Tennis and Croquet Club. Un santuario che, tradotto, significa Wimbledon e lo Slam più ambito dai campioni, costretti dal rigido regolamento interno a scendere in campo da lunedì con maglia rigorosamente bianca sui campi in erba. Difatti Wimbledon è qualcosa di più, è un capitolo della tradizione e del costume di Londra. 

È storia che si fa cronaca. La 139esima edizione di questo appuntamento che ipnotizza tutta la zona Sud-Ovest della metropoli londinese ripete il consueto copione ogni anno: Wimbledon è un appuntamento mistico che si ripete dal 1877, adorato da chi lo vede come una sorta di elegia religiosa di quei gesti bianchi che Gianni Clerici esaltava. Chi vince Wimbledon diventa socio onorario del Club e occupa un posto speciale nell’empireo di questo sport e molti giocatori non di prima fascia lo affrontano per il solo piacere di esserci.

In tempi moderni otto volte ha vinto King Roger Federer, sette Nole Djokovic e Pete Sampras. La tradizione va in replay, fra fragole servite rigorosamente con panna (8 sterline a coppetta!). Ebbene, l’edizione 2025 è qualcosa di speciale. In tutta questa magia il più atteso fra i big il nostro Peter Pan venuto da Sesto Pusteria, il Number One decisissimo a vincere Wimbledon dopo la beffa subìta al Roland Garros e l’inciampo contro Bublik ad Halle.

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Il torneo di Sinner, che ha preso in affitto una villa accanto ai campi da gioco dove vive con tutto il suo staff, si rilassa, cucina, dorme 10 ore al giorno, inizierà psicologicamente domani alle 11 del mattino, all’ora dei sorteggi: gli allenamenti del numero 1 del mondo hanno preso il via lunedì sui campi secondari, quando ha incrociato il suo amico-nemico Nole Djokovic. Un saluto di circostanza con il serbo mentre con Alyna Sabalenka ha giocato a chi colpiva prima un tubo di palline posto al centro di un dei campi. Per la cronaca ha vinto la bielorussa e Jannik con tutto lo staff ha pagato pegno con una serie di flessioni.

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PISTOLERO
Ieri, per dirne un’altra, prima di iniziare gli allenamenti seri, ha posto un fiammifero spento dall’altra parte della rete e, con un servizio a 200 all’ora, l’ha sfiorato e l’ha acceso. Come un pistolero in un spaghetti western. Non dimentichiamoci che questo Sinner on fire è il numero 1 del mondo ma anche un ragazzo che non ha ancora compiuto 24 anni. E tali distrazioni suggeriscono soprattutto un fatto: psicologicamente pare davvero sereno e rilassato. Pronto a mangiare l’erba del santuario del tennis.

Ultime dall’All England Lawn Tennis and Croquet Club: Lorenzo Musetti è arrivato a Londra e affronterà Wimbledon da numero 7 del mondo ma senza alcuna preparazione specifica sull’erba per via del ko rimedito in semifinale al Roland Garros. Matteo Berrettini, qui finalista nel 2021, è la solita incognita. Mentre il resto della pattuglia azzurra - da Sonego a Cobolli, da Darderi ad Arnaldi - deve ancora arrivare, Carlitos Alcaraz, dopo le vacanze a Ibiza e dopo il trionfo al Queens, si fa vedere meno in giro ma punta al tris dopo le vittorie nel 2023 e nel 2024. Alla fine, anche sull’erba, il duello sarà sempre fra quei due?

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