La finale femminile di Wimbledon 2025 è stata un monologo: Iga Swiatek ha travolto Amanda Anisimova con un doppio 6-0, lasciando poco spazio all’immaginazione. Un risultato del genere non si vedeva all’All England Club dal 1911. E più in generale, nell'era Open, da Steffi Graf nel 1988 (al Roland Garros contro Nataša Zvereva). Il match, durato appena 48 minuti, ha scatenato reazioni e commenti, ma quello più inaspettato (e provocatorio) è arrivato da Nick Kyrgios. Domenica sera il post X semplice di un asterisco, poi un altro post scrivendo “Commenta come ti senti dopo che Wimbledon è finito”, con chi ha replicato sotto mettendo l’immagine delle siringhe (chiaro attacco a Jannik Sinner sul caso Clostebol).
Intervenuto sabato su TNT Sports, insieme a CoCo Vandeweghe e Dan Evans, Kyrgios non ha usato mezze misure: “Quando capisci che il set è andato, devi buttarlo via — ha detto —. Lo molli del tutto e ti concentri sul secondo. So che sembra assurdo, ma a volte serve rompere il ritmo dell’avversaria”. Secondo Kyrgios, in una situazione di totale dominazione come quella subita da Anisimova, la priorità non è combattere ogni punto, ma preparare mentalmente la ripartenza. “Non le darei nessun ritmo — ha aggiunto — Camminerei da una parte all’altra, non colpirei nemmeno una palla. Perché sprecare energie inutilmente?”.
Jannik Sinner clamoroso su Cahill: "Scelgo io se puoi restare o meno"
E ora che Jannik Sinner è salito sul trono di Wimbledon, scrollandosi di dosso anche la sudditanza nei confronti ...A chi gli ha fatto notare che un atteggiamento simile potrebbe portare a una sanzione per scarso impegno, Kyrgios ha risposto con il consueto sarcasmo: “È una tattica, non una violazione del codice — ha detto —. L’abbiamo fatto tutti. Io l’ho fatto così bene che nessuno se n’è accorto. E l’anno prossimo, magari, mi prendo anche un medical time-out”. Provocatore come sempre, Kyrgios rilancia un’idea estrema ma coerente con il suo stile anticonvenzionale. Una visione che, pur tra le polemiche, alimenta ancora una volta il dibattito su come gestire i momenti di crisi in un match di altissimo livello.