Dopo aver alzato il trofeo più prestigioso del tennis mondiale, Jannik Sinner si è concesso il tempo per un ultimo “set” (quello con la stampa). Con la felpa nera e il sorriso di chi ha appena conquistato Wimbledon, ha ripercorso emozioni, difficoltà e significati profondi del suo trionfo: “Sto vivendo il mio sogno - le sue parole - Da bambino guardavo tutti i tornei, ma Wimbledon è sempre stato speciale. Pensare di essere qui con questo trofeo è qualcosa di eccezionale… Ah già, non ce l’ho qui, ma avete capito”.
La vittoria contro Carlos Alcaraz ha rappresentato anche una svolta nella loro crescente rivalità, specie dopo la delusione di Parigi: “Quando perdi troppe volte di fila qualche dubbio ti viene, ma io l’avevo già battuto - ha aggiunto - Mi alleno non solo per battere lui”. Proprio quella sconfitta allo Slam parigino ha lasciato il segno, ma Sinner ha saputo reagire con lucidità. “Non è stato facile, ma quella sera mi sono detto che non fosse il caso di tormentarmi con i se e con i ma - ha detto ancora - Avevo giocato una finale Slam di cinque ore e mezza. Serviva solo recuperare energie mentali”.
Jannik Sinner nel panico quando arriva Kate Middleton: cos'è successo
Bisogna saper vincere e bisogna saper perdere e Jannik Sinner, una volta aver sollevato al cielo di Londra la coppa di W...La maturità del campione emerge anche nella consapevolezza che a volte il tennis è questione di dettagli. “A parte il risultato, rispetto a Parigi non è cambiato molto - ha proseguito il 23enne altoatesino - Qui ho avuto fortuna: due nastri a mio favore, qualche colpo sulla riga”. E sulla possibilità di migliorare, risponde con determinazione: “Di pochissimo, ma sì - ha detto ancora - Anche solo dello 0,01%. Sono i piccoli dettagli a fare la differenza”.
Jannik Sinner clamoroso su Cahill: "Scelgo io se puoi restare o meno"
E ora che Jannik Sinner è salito sul trono di Wimbledon, scrollandosi di dosso anche la sudditanza nei confronti ...Inevitabile la domanda sul futuro con il coach Darren Cahill: “Prima della partita avevamo fatto una scommessa: se avessi vinto, avrei deciso io se continuare, ora tocca a me - ha spiegato la Volpe di Sesto Pusteria - Gli ho chiesto di stare con me agli Australian Open, ma girerà un po’ di meno”. Infine, sulle implicazioni storiche di questo trionfo per l’Italia, Sinner è cauto: “Sì, so di essere nella storia con i miei successi - ha concluso - Ma ho solo 24 anni. Credo sia sbagliato parlare di storia ora. Faccio la storia per me, il che non significa non essere contento per l’Italia, che si merita tante cose belle e importanti, ma, ecco, piano…”.