Charles Leclerc, il mistero: cosa proprio non torna sul crollo in Ungheria

mercoledì 6 agosto 2025
Charles Leclerc, il mistero: cosa proprio non torna sul crollo in Ungheria

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Secondo quanto riportato da Daniele Sparisci sul Corriere della Sera, non esiste un’unica causa che spieghi il brusco calo di prestazioni accusato da Charles Leclerc negli ultimi 30 giri del Gran Premio d’Ungheria. Il pilota della Ferrari, in lotta per la vittoria, ha improvvisamente perso ritmo finendo fuori dal podio, e i primi risultati dell’analisi interna del team non hanno identificato guasti meccanici evidenti, né problemi strutturali al telaio, che inizialmente era stato messo sotto accusa dallo stesso monegasco.

Dalla Ferrari si parla piuttosto di un insieme di fattori che, combinati, potrebbero aver inciso negativamente sulla prestazione. Tra questi, alcune modifiche di routine effettuate durante i pit-stop — come l’assetto dell’ala anteriore o la pressione delle gomme — non sarebbero comunque sufficienti a giustificare un distacco di due secondi al giro. Per questo motivo, le indagini proseguiranno prendendo in considerazione elementi esterni come il cambiamento delle condizioni della pista, del vento o della temperatura.

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Un precedente simile si era già verificato durante le qualifiche del sabato, quando McLaren aveva perso improvvisamente competitività, consentendo a Leclerc di ottenere una pole position sorprendente. Resta però sullo sfondo l’ipotesi, non confermata ufficialmente, di un intervento per proteggere il fondo vettura, attraverso un taglio di potenza al motore e un aumento della pressione degli pneumatici, così da evitare l’eccessivo consumo del plank sotto controllo Fia. Intanto, Leclerc è tornato all’Hungaroring per i test sulle gomme 2026, in vista del nuovo regolamento tecnico.