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Jannik Sinner, clamoroso in tribuna: le voci sulla Coppa Davis

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mercoledì 22 ottobre 2025
Jannik Sinner, clamoroso in tribuna: le voci sulla Coppa Davis

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"Non è ancora finita", "Vedrete che ci ripensa", "Qualcuno lo farà ragionare". Da quando Jannik Sinner ha rinunciato a partecipare alle Final Eight di Coppa Davis in programma tra 18 e 23 novembre a Bologna, non passa ora senza che qualcuno, celebre ex, addetto ai lavori o semplice appassionato, non profetizzi un passo indietro.

La tesi è la seguente: l'altoatesino, numero 2 al mondo, che nel 2023 e nel 2024 ha trascinato l'Italia del tennis a una storica doppietta a quasi 50 anni dalla prima storica "Insalatiera" vinta in Cile nel 1976, non può davvero "tradire" il tricolore per dedicarsi a una preparazione ottimizzata per cominciare meglio la prossima stagione. In tanti sembrano dimenticarsi che la Davis non va intesa come una Coppa del Mondo, si tratta semplicemente di uno straordinario e prestigioso "diversivo" per sportivi professionisti la cui carriera, diversamente da qualsiasi altro sport, è appesa al calendario e ai tornei in giro per il mondo.

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Tuttavia, al di là del romanticismo e del "patriottismo" (in questo caso, fuori luogo viste non solo le parole ma le stesse gesta in azzurro di Jannik), secondo il Messaggero qualcosa davvero bolle in pentola. Partiamo da un presupposto, sottolinea giustamente Vincenzo Martucci sul quotidiano romano: la Davis dagli anni Duemila è stata "declassata e poi addirittura venduta, e quindi recuperata solo negli ultimissimi anni con una formula ibrida" e solo in Italia mantiene un culto così ossessivo, visto che per diversi decenni è stato l'unico torneo in cui gli italiani riuscivano a strappare qualche soddisfazione.

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Restano il valore sportivo e ideale che ricongiungono la racchetta (ormai d'oro, come quella che Sinner ha vinto al Six Kings Slam a Riad) al suo eroico passato. E una suggestione, clamorosa. "Teniamoci la speranzella: fino all'alba del 19 novembre - scrive il Messaggero, e sembra però più un auspicio che un retroscena -, Sinner potrebbe presentarsi a Bologna non da semplice tifoso ma in campo, contro l'Austria. Scherzi del destino: è la nazione, a 45 chilometri dalla sua Sesto Pusteria, dove oggi torna in campo, a Vienna, contro Altmaier". Tu chiamali, se vuoi, incroci pericolosi.