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Ancelotti, la rivelazione della figlia: "Gattuso? Non si sono più sentiti né visti"

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venerdì 24 ottobre 2025
Ancelotti, la rivelazione della figlia: "Gattuso? Non si sono più sentiti né visti"

2' di lettura

"Non si sono più sentiti, né visti. Papà ci è rimasto male e non fa finta di niente": Katia Ancelotti, figlia del famoso tecnico Carlo, lo ha detto in un'intervista al Corriere della Sera a proposito del rapporto tra suo padre e Gennaro Gattuso, molto amici in passato. A un certo punto, negli anni scorsi, Gattuso gli subentrò a Napoli dopo l’esonero senza dirgli nulla. "Rino non lo ha mai più chiamato, probabilmente si rivedranno al Mondiale, ci auguriamo tutti che l’Italia ci vada - ha aggiunto la primogenita di Ancelotti, oggi allenatore della nazionale brasiliana -. Sarebbe bella una finale Brasile-Italia, l’ultima c’era stata nel 1994, papà era il secondo di Sacchi. Gattuso dov’era?". 

Parlando della sua infanzia e della separazione dei suoi genitori, Katia Ancelotti ha raccontato: "Carlo ha fatto da padre e da madre, la sua presenza si è percepita in casa. Mamma, che purtroppo non c’è più, era sempre via. Giocava anche lei a calcio, poi a softball, donna piena di interessi. Insomma non la mamma che vedi in cucina a preparare la merenda, che si preoccupa di fare la spesa. Non ho ricordi di Natali a tavola in famiglia. All’epoca pensavo che lei fosse sbagliata, la vedevo strana e anche molto distante da me. Non era così e quando sono cresciuta, ho imparato a conoscerla. L’indipendenza è un valore come la libertà, l’ho capito dopo. I nostri Natali erano a Milanello, una bellissima famiglia per tutti noi, ricordi indelebili".

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A differenza del fratello Davide, però, lei non sente la pressione del cognome che porta. "Mio fratello Davide ne ha subite di critiche per aver cominciato ad allenare con papà. Credo che abbia fatto più fatica degli altri, proprio perché gli hanno sempre puntato il dito. Adesso allena, da solo, il Botafogo, è anche lui in Brasile. Mi secca che parlino di lui e non di altri figli che pure sono con i papà allenatori. Pioli, tanto per fare un esempio", ha spiegato. Parlando di lei, invece, ha detto: "Col mio cognome ho dovuto selezionare le amicizie. E alla fine quelle vere sono le più datate, quelle di sempre insomma, che non mi chiedono maglie o biglietti. Se intuisco che sono interessate taglio subito. È un atteggiamento che mi dà fastidio". 

Su papà Carlo, infine, ha aggiunto: "Naturalmente si è evoluto nel suo lavoro ma come persona resta quello di sempre: il semplicione che mangia male, veste così così, non sa guidare bene e non mi ascolta. Ecco, questa è un’altra cosa di lui che detesto". E ha rivelato che se in campo e nello spogliatoio a volte si lascia andare a "sfuriate pazzesche" fuori invece "non si espone. Non vuole mai scontentare nessuno. Un uomo troppo sereno, probabilmente è avanti. Tende ad evitare i conflitti, però ogni tanto bisogna prendere una posizione, che può non star bene a tutti". 

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