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Roma, aggredito un afghano a calci e pungi nella metropolitana: fermato un 42enne. Frase choc ai poliziotti: "Guardate la mia mano"

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Martedì7 settembre, presso la stazione metro di Roma a Ponte Mammolo, c'è stata una lite animata Appena arrivati sul posto gli agenti hanno constato che la lite si era trasformata in un’aggressione. All’interno dell’ingresso della metro B i poliziotti hanno infatti trovato un cittadino afghano di 36anni che era stato appena picchiato ed era a terra. 

 

 

 

 

Calci e pugni ed un coperchio in plastica, "queste le modalità utilizzate dall’aggressore per colpire l’uomo, apostrofato anche nel corso della violenza con epiteti ingiuriosi a sfondo razziale. Soccorsa immediatamente la vittima, che è stata trasportata in ospedale in codice giallo da personale del 118, i poliziotti hanno effettuato un primo accertamento e un sopralluogo sul posto alla ricerca dell’autore del reato", rivela il Corriere della Sera.

 

 

 

R.C., 42enne, romano, nonostante abbia provato a sfuggire, è stato bloccato. Tracce di sangue sono state trovate dagli investigatori sulle sue mani e sulla maglietta. L'uomo, che ha rivendicato la responsabilità del gesto compiuto, ribadendo la sua posizione nei confronti del cittadino straniero che ha continuato ad insultare, "è stato arrestato per lesioni aggravate, anche dalla discriminazione razziale. Nel corso degli accertamenti l’uomo ha fatto poi notare agli agenti una croce celtica, tatuata sul dorso della sua mano sinistra, proprio a sottolineare la sua fede politica", conclude il Corriere.

 

 

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