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Piantedosi, vernice e ortaggi contro il ministro a Napoli

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I buonisti pro-migranti lanciano vernice e ortaggi. Tutto vero. Accade a Napoli, dove un gruppo di manifestanti si è radunato all'esterno della Stazione Marittima. Qui sono attesi il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e Marco Minniti, ex titolare del Viminale. Entrambi impegnati per un forum sui beni confiscati. Al grido "Piantedosi e Minniti non siete i benvenuti a Napoli" il gruppo, formato dagli attivisti di Mediterranea, del Movimento migranti e rifugiati Napoli, di Potere al popolo, ha tentato di avvicinarsi all'ingresso per consegnare a Piantedosi una corona di fiori in memoria de migranti morti in mare, ma la polizia, in assetto anti sommossa, li ha respinti. Alcuni manifestanti si sono anche tinti le mani di vernice rossa. 

Ma non solo, perché c'è chi si è spinto oltre. Un secondo contatto è scattato infatti proprio al passaggio in auto del ministro, quando è partito un lancio di ortaggi e fiori. Oggetto della contestazione il cosiddetto decreto Cutro che ridimensiona la protezione speciale per i migranti che arrivano in Italia. Dure le critiche anche all'indirizzo di Minniti. Diversi gli striscioni esposti tra cui uno che dice "Morti in mare e schiavi in terra". I manifestanti, parlando delle politiche del governo Meloni, affermano che "hanno le mani sporche di sangue". Da qui la decisione di tingersi le mani e il successivo scontro con le forze dell'ordine. 

Prima di recarsi alla Stazione Marittina, Piantedosi ha fatto visita alla struttura dei Cristallini al quartiere Sanità di Napoli che ospita la scuola sportiva Fiamme oro della Polizia e la Fondazione Comunità di San Gennaro. Piantedosi ha fatto un giro della sede e poi un discorso ai ragazzi del quartiere coinvolti nelle attività. 

Qui il video della protesta a Napoli

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