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Napoli, sbarca dalla nave Ong e viene arrestato: per lo scafista finisce male

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È stato arrestato lo scafista che lo scorso 14 agosto aveva condotto 76 migranti a Napoli, a bordo della nave dell’ong Emergency Life Support. Inizialmente era riuscito a confondersi tra i profughi di nazionalità egiziana, siriana, eritrea e somala che sono stati salvati in acque internazionali e accolti nel capoluogo campano, per poi essere trasferiti in diverse regioni. Le testimonianze delle persone presenti a bordo e l’esame di alcuni video hanno permesso agli inquirenti di risalire allo scafista. 

Si tratta di un egiziano di 45 anni e agiva come comandante del barchino di legno a bordo del quale i migranti avevano lasciato le coste africane. Il gip di Napoli ha convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare personale della custodia in carcere. È inoltre stato denunciato in stato di libertà un altro egiziano che è stato ripreso in un video mentre aiuta lo scafista. La nave della ong era arrivata nel porto di Napoli intorno alle 7 del mattino del 14 agosto: a bordo c’erano anche 7 donne e 24 minorenni, 12 dei quali non erano accompagnati. 

Parallelamente alle operazioni di soccorso erano state avviate anche le indagini delle forze dell’ordine. Decisivi i video girati a bordo e rinvenuti sui cellulari che hanno permesso di individuare con certezza lo scafista e anche il suo aiutante. Il 45enne egiziano agiva da comandante del barchino che è poi finito alla deriva e ha necessitato i soccorsi in acque internazionali. 

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