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Immigrazione, Giani contro il governo: "Non darò l'ok a nessun centro di detenzione"

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"Non darò l’ok a nessun Centro di detenzione permanente in Toscana": Eugenio Giani, il governatore Pd della Regione, ha duramente criticato le norme sull'immigrazione discusse ieri in Cdm. Tra queste, infatti, c'è l'aumento dei mesi di detenzione, che rende necessario aumentare anche le strutture di accoglienza in tutta Italia. "I nuovi Cpr che verranno realizzati dovranno essere in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili. Non si creerà ulteriore disagio e insicurezza nelle città", ha detto ieri Giorgia Meloni. Uno dei primi a opporsi, però, è stato Giani che, a margine di una iniziativa a Firenze, ha detto: "Si stanno prendendo in giro gli italiani perché il problema dell’immigrazione è come farli entrare e accoglierli, non come buttarli fuori".

"Cosa c’entra il Cpr come risposta ai flussi emergenziali come arrivano oggi?", si è chiesto il presidente della Toscana. Che poi ha aggiunto: "Se arrivano immigrati con i tormenti, le violenze e le sofferenze che hanno subito e la risposta che gli dai ’è faccio i Cpr’, cioè faccio i luoghi per buttarli fuori? Prima rispondi a come integrarli, come accoglierli, come dargli da mangiare e da dormire e imparare l’italiano e magari utilizzarlo nel lavoro. Poi parli anche di coloro, quei casi isolati, nei quali poter prevedere la lunghissima procedura per il rimpatrio".

Parlando invece del terremoto che ieri ha spaventato Firenze, Giani ha detto: "Quando noi sentiamo in giro per l'Italia che avviene un terremoto con magnitudo 4.9 pensiamo subito a devastazioni e crolli, questo non è avvenuto. Naturalmente ci sono edifici lesionati, a partire dalla casa di riposo a Marradi, da alcuni edifici privati, una verifica sulle chiese, su alcune scuole. L'impatto che potevamo attenderci non c'è stato, significa che in questi anni abbiamo lavorato bene sul piano di edifici antisismici sia privati che pubblici".

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