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Otto e mezzo, Sallusti e "il paradosso di Salvini". Cacciari e Gruber costretti a concordare in diretta

"È la linea dura di Matteo Salvini ad aver scosso l'Europa". Alessandro Sallusti, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, ricorda a Massimo Cacciari il paradosso dietro al "patto di Malta" sui migranti sventolato dal premier Giuseppe Conte e dal ministro degli Interni Luciana Lamorgese come un trionfo della nuova linea italiana, quella del post-Salvini.  Leggi anche: "Adesso festa". Invasione, Sallusti e la cruda verità su migranti, Ong e scafisti "La Lamorgese - sottolinea il direttore del Giornale in collegamento con laGruber - raccoglie i frutti del lavoro di Salvini. Tenere per 30 giorni le barche delle Ong al largo delle coste italiane non è stato un bello spettacolo, e sicuramente non è stato degno del nostro Paese. Ma dal punto di vista politico quella provocazione ha portato oggi a questo accordo". "Ma scusi direttore - ribatte Cacciari in studio -, è come dire che chi dichiara la guerra ha meriti sulla costruzione di una nuova Costituzione". "Lei mi insegna che la guerra nucleare è stata sfrontata con l'uso della forza e con i missili puntati l'uno contro l'altro, non con il vogliamoci bene", replica a sua volta Sallusti, trovando Cacciari e Gruber d'accordo.

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