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Sardine, Domenico De Masi e lo strano elogio: "Rammolliti e rassegnati". Santori, l'inizio della fine?

"Il 2019 è iniziato male ma finito meglio". Domenico De Masi, sociologo per molto tempo vicinissimo al Movimento 5 Stelle (e deluso da Luigi Di Maio negli ultimi mesi) traccia sul Fatto quotidiano il bilancio politico dell'anno appena concluso. A salvarlo, suggerisce, sono state le sardine. "Dodici mesi fa - ricorda - la vita era egemonizzata da Matteo Salvini che dettava l'agenda del governo". E ti pareva. Per fortuna, a novembre, è sorto come un fungo Mattia Santori, sconosciuto 31enne bolognese che nel giro di pochi giorni, così narra la vulgata, è riuscito a radunare sul Crescentone di piazza Maggiore oltre 10mila anti-salviniani senza avere nulla da dire se non "siamo anti-fascisti, cantiamo Bella Ciao, viva la Costituzione" (per citare, quasi alla lettera, il giudizio di Massimo Cacciari, dunque non un pericoloso leghista).  Leggi anche: "Dopo le regionali, nuovo soggetto politico". Ufficiale: le sardine hanno ammazzato il Pd Un "miracolo", insomma, della cui spontaneità e verginità politica molti iniziano a dubitare, alla luce della presenza assidua e quasi militare dello stesso Santori nei vari talk in tv di questo ultimo scorcio di 2019 e degli abboccamenti senza più espliciti con il Pd, che supporta nell'ombra tutte le manifestazione dei pesciolini. Ma De Masi di questo non si occupa e nel suo elogio del fenomeno si concede parole involontariamente cruente: "Le sardine, con la loro esplosione gioiosa - scrive il sociologo - hanno bucato la cappa iettattoria che incombeva sulla penisola rendendola cupa e aggressiva e indotto migliaia di rammolliti e rassegnati - scrive proprio così - a uscire di casa". A questo punto, sorge una domanda: riuscirà questa Armata (ittica) Brancaleone a mantenere alto l'interesse e a seguire gli ordini del capobanda o preferirà, dopo le feste e le elezioni, tornare in tv a guardare Otto e mezzo e indignarsi per le presenze di Salvini nei talk? Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, Santori annuncia il concertone anti-Salvini del 19 gennaio

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