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La figlia di Terenzio: "Farò togliere al Cav i nostri 200 voti"

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Speriamo che Silvio Berlusconi non se ne dispiaccia, ma per colpa di «Libero», Forza Italia alle prossime elezioni Europee rischia di non poter contare su 200 voti in Ciociaria. Infatti Anna Rita Terenzio, trentaseienne figlia del plurinquisito Vincenzo, e come lui citata nel provvedimento di confisca di beni che ha colpito la famiglia, dopo gli articoli che questo giornale ha pubblicato sui suoi parenti, ci ha telefonato per lanciare la sua minaccia elettorale: «Io personalmente sono stata in politica quasi 18 anni, consigliere comunale e assessore, ho sempre sostenuto Forza Italia e Berlusconi perché pensavamo che il presidente veniva ingiustamente attaccato per cose non vere. Ora non lo voterò più». A meno che questo giornale non smetta di ricordare i guai giudiziari della sua famiglia: «Se questo non succederà io mi attiverò in questi giorni, fino al 25 maggio, perché i miei 200 voti, le 200 persone che hanno sempre creduto in me, e io ho documenti che dimostrano questa mia forza politica, perché ognuno di loro vada a votare contro Berlusconi, contro Forza Italia, contro questo sistema». Se ben capiamo la signora assicura di controllare 200 voti e di poterlo dimostrare. Una dichiarazione che lascia perplessi. Soprattutto considerate le gravi accuse che pendono sulla testa dei suoi parenti. Ma a lasciare di stucco è soprattutto l'ultima lamentela: «Mio fratello Luigi quando è stato arrestato scrisse anche una lettera a Berlusconi per chiedergli aiuto perché questa giustizia non funzionava e nessuno gli ha mai risposto». Sarà per questo che ora al loro desco preferiscono invitare i giudici. di Giacomo Amadori

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