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Terremoto Milan, Fassone furioso dopo il ko con la Sampdoria. Rischia Montella, gira una voce

"Quello che oggi non ci è piaciuto è stato l'atteggiamento, che non può avere degli alibi alle spalle e che deve essere cambiato rapidamente". È quasi un ultimatum a tecnico e giocatori quello di Marco Fassone, amministratore delegato del Milan, dopo la brutta sconfitta 2-0 a Marassi contro la Sampdoria.  "Davanti ad avversari più attrezzati il Milan non riesce a fare la partita? Non so se sia una questione di avversario di maggiore livello", ha spiegato Fassone. "Credo che la Sampdoria non sia dello stesso livello del Milan, sono un uomo di numeri e quindi so che la Sampdoria ha un fatturato che è un terzo del nostro e stipendi che sono un terzo dei nostri, è diversa la Sampdoria dalla Lazio. Il Milan è più forte della Sampdoria e deve approcciare queste partite con uno spirito diverso". A SkySport, nel dopo gara, non va leggero nemmeno con Vincenzo Montella, con un messaggio sibillino: "Quanto tempo ci siamo dati per vedere il vero Milan? Certamente ci aspettavamo degli ostacoli e certamente ci aspettiamo che i primi sei mesi siano più complessi dei secondi sei mesi, per tutte le ragioni che abbiamo spiegato più volte". "La squadra è molto giovane, è in costruzione, molti giocatori sono nuovi e devono apprendere e imparare a giocare insieme, quindi sapevamo e siamo preparati al fatto che questi ostacoli ci siano, ci si presenteranno davanti e la seconda parte del cammino in teoria dovrebbe essere più semplice". Intanto si stanno già spargendo voci incontrollate sui social: Fassone avrebbe contattato Walter Mazzarri, con cui aveva lavorato all'Inter, nel caso di eventuale esonero di Montella. Ora il Milan, fermo a 12 punti a -6 da Juventus e Napoli e -4 dall'Inter, comincerà il suo ciclo terribile con le sfide Champions, la Roma e il derby. "Credo che giocare contro avversari di questo rilievo incida poi sull'aspetto comportamentale e attitudinale in un certo modo, quindi mi aspetto che quelle partite siano certamente affrontate con un atteggiamento diverso da quello di oggi. Il Milan quest'anno non deve abituarsi a perdere, non deve perdere due partite su sei in campionato con avversari che sulla carta sono, come oggi, più deboli di noi. Questo - ha concluso - è un aspetto molto importante di cui tutti in società, me per primo, dobbiamo tenere conto".

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