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Bardonecchia, la convenzione che autorizza l'irruzione dei gendarmi francesi sul nostro territorio

Andrea Tempestini
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L'irruzione di cinque gendarmi francesi armati a Bardonecchia nella sede di una ong sta scatenando un caso diplomatico tra Parigi e Roma. La polemica, infatti, unisce destra e sinistra, che puntano il dito contro i cugini transalpini per quella che appare come una violazione della nostra sovranità. Eppure, carte alla mano, pare proprio che l'azione dei francesi rientri nel perimetro del consentito. Dopo l'esplosione del caso, infatti, ambienti diplomatici transalpini si appellano alla legge numero 824 del 20 giugno 1965, la "ratifica ed esecuzione della Convenzione tra l'Italia e la Francia relativa agli uffici a controlli nazionali abbinati ed ai controlli in corso di viaggio". L'articolo che sancirebbe la legittimità dell'azione è il numero 2, in particolare il comma b, che mette in chiaro come sia possibile effettuare "controlli nei veicoli in corso di viaggio, su percorsi determinati, autorizzando, di conseguenza, gli agenti di uno dei due Stati a esercitare le loro funzioni sul territorio dell'altro Stato". Il tutto, spiega l'articolo, "in vista di semplificare e di accelerare le formalità relative al passaggio della loro frontiera comune", quella tra Italia e Francia. Certo, resta il fatto che l'azione dei gendarmi sia irrituale, ma in punta di diritto pare legittima, Per consultare il testo integrale della Convenzione cliccate qui

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