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Ong, Carmelo Zuccaro: "Così le navi come la Aquarius hanno favorito i trafficanti di uomini"

Matteo Legnani
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E' un articolo illuminante quello che il procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro, scrive di suo pugno sul Fatto Quotidiano di oggi. Zuccaro è il giudice che, in collaborazione con il ministro dell'Interno Minniti, nel corso del 2017 ha "smontato" il sistema delle Ong che nell'anno precedente (2016) avevano contribuito a portare in Italia il numero record di 181.436 migranti. Nell'articolo sul Fatto Zuccaro descrive minuziosamente in che modo le navi delle organizzazioni non governative siano state decisive per garantire la impunità dei trafficanti di uomini, i cosiddetti scafisti. Fino all'arrivo in massa delle Ong, infatti, gli scafisti erano obbligati a trasportare i migranti fin sulle coste italiane, o quantomeno ben dentro le acque internazionali o italiane. I comandi militari che gestivano le unità impiegate per il pattugliamento e il soccorso nel canale di Sicilia, infatti, si tenevano ben lontani dalle acque territoriali libiche ben sapendo che avrebbero avuto più possibilità di catturare gli scafisti sorprendendoli lontani dalle coste africane. Ma con l'arrivo delle Ong è cambiato tutto: queste imbarcazioni, infatti, si sono sempre più avvicinate alle coste libiche, perchè il loro scopo prioritario era non il salvataggio ma il vero e proprio trasbordo dei migranti dall'Africa all'Italia, attività per la quale ricevevano e ricevono finanziamenti dai privati che le sostengono. Gli scafisti, scrive Zuccaro, hanno così potuti godere di un duplice vantaggio: quello di poter usare gommoni, zattere o qualsivoglia natante sempre più precario e poco costoso, incrementando così o margini di guadagno perchè sapevano di dover traghettare i migranti al massimo per qualche decina di miglia; e l'impunità, perchè potendo "scaricare" i migranti non a unità delle marine militari o delle capitanerie di porto, sapevano di potersene tornare impunemente indietro a raccattare altri disperati. Il tutto sotto lo sguardo (o non sguardo) del ministro dell'Interno Angelino Alfano e di un governo Renzi che sui migranti ha fatto quanto di peggio (non nulla, peggio) fosse possibile fare. Leggi anche: Ong, la procura di catania indaga per associazione a delinquere

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